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Il Guercio era un coso smilzo smilzo, che parea fatto a posta per uscir da ogni fesso, a guisa delle lucertole. Aveva la faccia scura e di poca apparenza, come un fico d'inverno, i capegli neri, ruvidi e corti, come le poche setole che gli ombreggiavano le labbra sottili. Il segreto della sua et

V’eran frammezzo alcune celebri cortigiane di Francia, venute a trascinare sui ruvidi gradini dell’Arena i loro inestimabili velluti, le seterie tramate con splendore dalla pazienza di gloriosi telai. Nei lor occhi scintillanti rimaneva un po’ di fatica notturna; si vedevan, sotto i sapienti belletti, le tracce delle veglie consumate alle angosciose tavole di baccar

La sala della Quistione era un'ampia stanza quadrangolare, la cui vôlta era sostenuta da grossi e ruvidi pilastri; non avea finestre; solo vi si vedevano due porte, l'una che da uno stretto corritoio metteva quivi entro, l'altra, chiusa da grandi spranghe di ferro, che dava ingresso ad un carcere sotterraneo.

Che dici? esclama Filippo. Continua. Ma l'altro non approfitta della licenza; si è mosso dal posto, andando via come un lampo e sparendo dall'uscio vicino; come un lampo è ritornato all'aperto, con una bracciatella di bastoni di nocciuolo, ruvidi, rugosi, alti un metro e sessanta; tutti i miei bastoni babilonesi, che a detta di Pilade fanno rider la gente. E rida la gente; quando avr

Da qual lato pur penda la bilancia De' meriti maggiori e de' delitti, Gode la fantasìa quando si slancia Fra monumenti o per magìa di scritti In mezzo a quelle stirpi use alla lancia, Alle preghiere, ai mistici conflitti, Ai romeaggi, ai ruvidi cilìci, A tutta l'energìa de' sacrifici.

Tu lo guardi cosí forte, o Pilastrin? PILASTRINO. Lo voglio affigurare. Li vo' toccar la man, ché siam parenti. Filocrate crestoso, hai pur rubbato la spoglia d'un saccone? e t'hai con essa vestito? A questo estremo di prudenza t'han pur condotto i tuoi ruvidi amori? Guarda che cera! Non pare il legato de la peste e la fame?

La faccia di Quintino però era ancora più buffa del muso di Marco: quei capelli nerissimi, ruvidi, dritti, parevano un pennacchio, così tagliati all'ingrosso come erbe selvatiche rotte da un colpo di falce.

Abbiamo lasciato Lorenzo nel punto che egli era per entrare nel salottino, chiedendo a stesso chi fosse mai l'importuno che veniva a cercare di lui. L'importuno era un giovinotto sui trenta, lungo e magro, con una testa volgare, capelli rossigni e ruvidi, corti e radi i peli sul viso, la guardatura fosca.

Finalmente, quando a Dio piacque, risanò: e parve che a poco a poco, col ridestarsi della vita, andasse morendo in lui tutta la memoria del passato. I medici dell'ospizio e gl'inservienti avevangli dimostrato un po' d'amore; ed egli seppe trovar parole di riconoscenza e lagrime di tenerezza, per esprimere la gratitudine sua a quella attenzione. D'allora in poi, sempre obbediente e rispettoso, adoperò modi ingenui e miti; parve un agnello. Parlava poco, era d'ogni cosa contento; cresciuta in guisa strana la sua fisica vigoria, voleva fare egli solo i più gravi e ruvidi servigi della casa. Ma colla forza del corpo, vedevasi invece rimpiccolirsi e mancare in lui il lume dell'anima; cosicchè sarebbesi detto inaridito gi