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Aggiornato: 17 giugno 2025


Tutta bianca al tornar del nuovo aprile Fiorìa la siepe e tiepida fluiva Per ogni verde riva La tua fraganza, o violetta smorta. Per queste balze andava essa gentile Cogliendo fiori come in un giardino, È morto il biancospino, Morta è la siepe insiem da ch'ella è morta.

31 Correndo viene, e 'l muso a guisa porta che 'l bracco suol, quando entra in su la traccia. Tutti che lo veggiam, con faccia smorta in fuga andamo ove il timor ne caccia. Poco il veder lui cieco ne conforta, quando, fiutando sol, par che più faccia, ch'altri non fa, ch'abbia odorato e lume: e bisogno al fuggire eran le piume.

E la malia tu sai della tua faccia, ove la bocca smorta sorride sempre, mentre gli occhi sono tristi, quasi chiedessero perdono.

A un tratto, Giuliana si sollevò, si ritirò, smorta, con qualche cosa di torbido negli occhi, con la bocca sforzata come da una nausea, dicendo: Quest'odore è terribile. Da il capogiro. Mamma, non fa male anche a te? E si volse per andarsene; diede qualche passo incerto, vacillante; poi si affrettò, uscì dalla stanza, seguita da mia madre.

Così dicendo, di cima d'un sasso lo vidi a capo in giù sott'acqua andare. Io lo lasciai nel mare, ed a gran passo ti son venuto la nuova a portare. Ginevra, sbigottita e in viso smorta, rimase a quello annunzio mezza morta.

Il predicatore se ne andò; sul pergamo apparve la figura di un monaco, tetra e smorta, con occhi freddi come l’argento, in una devastata faccia terribilmente incisa di drammaticit

La Varedo diede un ordine al cocchiere che rimontò per San Pietro in Vincoli, traversò Via Cavour e per Via dei Serpenti e Via della Consulta si diresse alla Piazza del Quirinale ove un gruppo di curiosi oziava dinanzi alla reggia. La fisonomia smorta della signora Daria si animò tutta. Oh, se vedessimo i Sovrani! Niente di più probabile disse il cocchiere voltandosi da cassetto.

Maria si fece smorta in viso a quel ragionamento della signora. La sua allegrezza era durata poco. Un freddo acuto le corse per ogni vena.

Ugo guardava... La smorta faccia di Oberto non era faccia che egli si potesse dipingere incorniciata di maglia, colla bocca che impreca ai nemici, col naso fiutante la polvere del combattimento, cogli occhi dai lustri audacissimi... Imilda, melanconica e dolcissima, aveva l'aureola dei biondi capegli, le labbra dischiuse al canto amoroso, le nari voluttuosamente ebbre come d'alito profumato, le pupille lente nel sopore placido delle visioni insidiose.

Nancy la guardò. Una subitanea immensa tristezza la invase, un senso cupo e dolente, come se qualcuno le avesse posto un grande sasso pesante dentro al cuore. Quella piccola figura smorta, scolorita, trasfigurata, chi era? Era Anne-Marie?

Parola Del Giorno

s'alceste

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