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Aggiornato: 17 giugno 2025
La sua persona secca ed attillata di vecchietta pulita era scossa da un lieve tremito, il capo grigio si inclinava quasi a indagare la terra che fra non molto doveva accoglierla, la luce smorta delle pupille sembrava ritirarsi poco a poco nel mistero dove si decompongono le vite. Orsola le dissi tu però credi che vi è in me qualche cosa che non cambier
Guarda, mamma, com'è bella ed espressiva la faccia smorta di quel cavaliere che sembra proprio appena tornare in sè.... quello è Tancredi: non è vero, Damiano?
E, curvo il capo, smorta di dolore, Mormorando: perdono,
Curva, col ventre quasi rattrappito da uno spasimo, che tratto tratto la faceva incespicare nelle sottane, la fanciulla si affrettava. La sua faccia smorta di un pallore di cenere, che qualcuno le avesse soffiato sino dentro agli occhi, si era irrigidita, mentre dalla bocca semiaperta pareva uscirle un'ombra come in certi ritratti. Senza saperne il motivo aveva gi
Smorta al pari di un cadavere, colle guance rigate di lagrime, ella sciolse lentamente le sue mani da quelle di Alvise e senza parole si lasciò cadere in una delle ampie poltrone reclinando il capo affaticato.
Insieme con il respiro ansimante, dal petto del poverino usciva un lamento continuo che straziava. La fiammella del gaz abbassata, spandeva una luce smorta, rischiarando l'agonizzante con riflessi foschi, strani, paurosi. Bortolo porse la bottiglia a un vecchio signore ritto a fianco del letto. Un altro signore si staccò dal fondo della camera e porse a questi un cucchiaio.
.... Pur, quando a la mia fronte austera e smorta Tacitamente, o madre mia, tu miri, Come in amare ricordanze assorta, Poi, timida, sospiri; Di lontane memorie una dolcezza, Di battiti segreti un’armonia, Mi spinge a ricercar la tua carezza Appassionata e pia. Ne la penombra dell’ora quïeta, Sotto il tuo caro sguardo, a te vicina, Madre, vorrei scordar che son poeta, E ritornar bambina.
A queste parole Selvaggia, com’era in bruna vesta, apparsa in volto anche più pallida e smorta, levate al cielo le pupille e le palme:
Ecco che se ne andavano tutti e lo lasciavano lì solo.... in faccia a quella donnina smorta, che non gli faceva scene, ma non voleva saperne di alzarsi, nè di guardarlo in viso. Poi ebbe un sentimento di soddisfazione. Eh, eh..., la cosa prendeva un certo aspetto.... Meglio così.... forse la posizione avrebbe potuto farsi critica, ed egli era tanto.... creolo!
Alfredo sorbì un'altra tazza di latte fresco, e si assopì per circa un'ora, sognando della sua infanzia, di Violetta e di Zaira la quale lo invitava colla mano ad entrare nella piccola porta del Paradiso. «Infanzia beata tu sei passeggiera, come l'onda del rivo che scorre fra l'erbe, e di te non resta che una smorta memoria.»
Parola Del Giorno
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