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Aggiornato: 27 giugno 2025
Quindi prese il cognato per le braccia, gli fece varcare la soglia, serrò l'uscio a chiave e risalì sul baroccio insieme con lui. Ringrazia Cristo che ho dimenticato il bastone sul carro! brontolò gettando il puledro al galoppo. E non aggiunse altro per tutto il viaggio, ma si mise a piangere silenziosamente.
Stella aveva lasciato cadere sulla faccia il velo, sotto il quale silenziosamente piangeva.
La cara fanciulla cantava appoggiata al tronco d'un faggio. Bionda, elegante, col suo bel visetto lucente di gaiezza e di malizia, pareva bene una piccola fata scherzosa della selva tedesca. Intanto sua sorella andava silenziosamente cogliendo fiori, la signora Treuberg, alquanto rossa in viso, guardava spesso i due fidanzati con una curiosit
Fatto è che io rimasi sola all'albergo, giunsi a Perugia quasi di nascosto, ne ripartii quasi di nascosto; la contessa Filippeschi a Perugia era.... Come dire?... una merce di contrabbando, a guisa d'una femmina perduta. Folco mi caricò in treno, silenziosamente, mi ricondusse a Milano; e perchè mi vide piangere, me ne chiese anche il motivo, quasi avessi dovuto ridere!...
Che c'è, chiese sottovoce Fathma dopo qualche minuto d'angosciosa aspettativa. Ci siamo arenati? Zitto, disse Omar. Ora andrò a vedere. Tu non muoverti qualunque cosa accada. Egli strisciò silenziosamente a prua e immerse un braccio nell'acqua. Egli sentì sotto mano un agglomeramento fitto fitto di piante acquatiche che impediva il passaggio. Bene, siamo dinanzi ad una barra, mormorò il negro.
Rimpetto a lei i due facchini parlavano di sciopero, picchiando di volta in volta sulla tavola con le larghe mani callose, dalle unghie lucenti d'untume: il soldato, un settentrionale biondiccio, beveva silenziosamente, e fumava. No, no, domani non posso: ella mi dichiarò gravemente di domenica non posso. Domani ci ho la messa.
S'interruppe. Dolcissime lagrime mi scorrevano silenziosamente per le gote e non pensavo di asciugarle. Perchè piangevo? Le parole di mia madre significavano l'estrema condanna del mio sogno di grandezza spirituale, ed io gli dicevo, con quelle lagrime, il mio addio? Erano esse segno di fiacchezza nervosa?
Dunque io lagrimavo silenziosamente sulla banchetta dei giardini pubblici, sotto quella dolce fiorita di rose, e un cantare lontano di uccelletti pareva come aiutasse le timide gemme a sbocciare. Allora mi accorsi di non essere solo sulla banchetta. Una giovane donna sedeva presso di me.
Allora si era mostrato un cameriere corretto e rispettoso, entrando con molti inchini nelle stanze sontuose e facendo il suo servizio silenziosamente a occhi bassi. Ora vedendo Nancy che aveva rapidamente indossato la più chiara delle sue vesti fruscianti il cameriere la guardò stupito, poi continuò a fissarla in faccia, sfrontatamente, mentre le prendeva dalla mano il biglietto.
Si baciarono: poi la mamma le chiese ancora, prima di voltarsi sull'altro fianco: Mi vuoi bene? Oh mamma! Ma un'ora dopo Tina piangeva silenziosamente col volto dietro la schiena della mamma addormentata.
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