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Aggiornato: 20 maggio 2025
Io non saprei propriamente dire di quale piglio l'iracondo e superbo principe Gisulfo accogliesse le dure proposizioni del duca Roberto. Basti sapere che mancò poco i legati, perocchè Alberada aveva seguìto l'abate, non avessero a patire di quei crudeli sgarbi che il priore di Lacedonia, a barba del dritto delle genti, usava fare ad oratori impertinenti e malaccetti. Fu loro salvaguardia la lettera che papa Gregorio a Gisulfo mandava, onde comandargli che ad accordi qualsiansi discendesse; da poichè egli dava sua parola che tutto avrebbe regolato in seguito con equit
Accesa la lucerna, Flora stese il tovagliolo e corse in cucina a far un po' di fuoco nel fornello. E invece non ho nè vogato nè vinto... pensava tra sè. Vedendo che la mamma stentava a rispondere alle sue parole, tornò a carezzarla: Scusami, sono stata cattiva: dovevo restare a farti compagnia. Non mi fa nulla restar sola: ma non mi piace che tu abbia a usare degli sgarbi al povero Cresti.
Giacomo di Vharè ci teneva molto, presentemente, a farsi vedere in casa Della Valle e in casa d'Eleda. Finchè egli era ricevuto in quelle due grandi famiglie, nessun altro poteva arrogarsi il diritto di fargli sgarbi e, contenti o no, bisognava tollerarlo. Questo era l'argomento più forte che consigliava al Vharè di tenersi ancora legato a Lalla e che lo aveva spinto a ritornare dai d'Eleda, dove la freddezza con la quale Maria lo trattava gli era compensata dalla cordialit
Chagny fu per noi una vera desolazione: fortuna che ci si trattenne soltanto due giorni. Immaginatevi un paesucolo più sudicio di quelli del Napoletano: degli abitanti a cui non pareva vero di esserci prodighi di sgarbi e d'impertinenze, e non avrete immaginato che una met
Andrea sopportava, senza mormorare, le parolette amare, gli sgarbi, i lamenti di Gemma: soffriva, soffriva tanto, ma non le rispondeva una parola; lasciava correre la tempesta, chinando il capo, senza sognare neppure d'irritarsi contro la fanciulla. Non ci sarebbe mancato altro!
Da quel giorno, Enrico, dimenticate del tutto le bigiotterie, si dedicò totalmente alla signorina Cecilia. Il commendatore gli usava, in ogni occasione, un sacco di sgarbi, ma il commesso viaggiatore non se ne dava per inteso: egli sapeva far l'indiano se non il principe, e si sentiva largamente compensato dai frequenti sorrisi dell'incantevole Cecilia.
Le faceva sgarbi, dispetti: riferiva, e magari nel riferire inventava di suo, tutto ciò che poteva tirarle addosso una ramanzina, e le ripeteva, ciangottando, le parolacce e le ingiurie che sentiva dire dalla mamma. E costei, volendo mostrare alla fruttaiola, o ai professori, quando erano al Caffè d'Europa, l'intelligenza della sua creatura, usava domandarle, per giuoco: «Che cos'è la Tata?»
E questo livore non era nemmeno cagionato dagli sgarbi che usavano a suo fratello, ma perchè un giorno, essendo passata vicino al portone della scuola in un momento che gli studenti ne uscivano, la ragazzaglia, com'ella la chiamava, s'era messa a gridare dietro a squarciagola: bella! bella! bella!
Selva n'era stato ricevuto come uno cui non si vuole fare sgarbi, ma la cui presenza non ci va troppo a' versi, e l'amico d'Antonio, mostrando di non accorgersi niente affatto di codesto, era entrato di questa guisa nell'argomento che lo interessava: La non si stupisca se vede venir me ad entrarle in discorsi che non mi riguardano e parlare in luogo e vece di altri: chè a dire il vero dovrebb'essere il buon amico Vanardi a venirle a domandare le spiegazioni che si desiderano; ma che cosa vuole, quel povero uomo oggi trovasi così impedito....
A tutti i tuoi sgarbi ha sempre risposto con la più indulgente bont
Parola Del Giorno
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