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Aggiornato: 26 giugno 2025
Furlani aggrottò le sopracciglia; un leggiero sorriso gli sfiorò appena le labbra, ma non rispose. Era la prima volta che Serafina alludeva alla signorina Ascenti, e ciò turbò Mario, lo fece soffrire realmente. Rientrò in sè stesso: aveva fatto male a mettersi in quell'imbroglio, a lasciar che le cose arrivassero a un tal punto.... dove si sarebbe andato a parare seguitando così?
Son tale, rispose l'altro senza muovere un passo, che vi potrebbe far misurare l'altezza di quella finestra, senza aiuto di servitori. A quella minaccia il Gallegos si rannicchiò contro la parete, pronto a vender cara la vita. Un sorriso di sprezzo sfiorò le labbra dello sconosciuto: Bravo, il mio uomo! proseguì egli beffardo. Eravamo dunque in via di far paura ad una donna? E siete spagnuolo?
Egli tese ambe le mani, sulle quali s'appoggiarono i piccoli piedi dell'almea, tanto piccoli da muovere ad invidia quelli delle chinesi, e la depose a terra. Ci rivedremo ancora, adorabile creatura? domandò il greco. Un sorriso leggiadro sfiorò le labbra di Fathma. Se All
A dodici passi sparò il principe e la palla sfiorò passando la parte destra del collo di Morosini: lo ferì e ne sgorgò il sangue, ma fu ferita leggera. Il soldato di Calatafimi, più freddo dell'avversario, s'avvicinò di più a forse otto passi. Sparò ed il fratello della nostra Irene si aggomitolò cadendo sul terreno come uno straccio. La palla gli avea traversato il cuore.
Sentì qualcosa che non aveva mai sentito, e piegandosi sfiorò con le labbra i capelli della fanciulla. Ella diede un grido e voltatasi prestamente gli mostrò il suo viso, bello anche nel dolore, guardandolo attraverso al velo che le lagrime le ponevano sugli occhi.
La principessa, immersa nella lettura di un giornale illustrato, Le figlie di Maria, era ritta dinanzi a una delle finestre della sala, o quando vide entrare il marito e la suocera andò loro incontro, e dopo aver baciato a questa la mano, presentò la fronte al bacio del marito che gliela sfiorò leggermente, e appena sedutosi a tavola continuò con la madre l'interrotta conversazione, non curandosi della presenza di lei, come non si curava dei servitori, che giravano le pietanze e cambiavano piatti e posate.
Ma più fece un bacio leggero leggero che una mattina sfiorò furtivamente le labbra di Rizio. No, non più vane paure; bisbigliava a lui una soavissima bocca. Credere è bello; ma bisogna credere come te. Hai ragione tu, Rizio; Iddio, che ti ha condotto sulla mia strada, che ha voluto essermi rivelato da te, non può volere che io ti abbandoni. L'apparizione.
Lento lento egli le si avvicinò per di dietro, e chinandosi sopra di lei le sfiorò i capelli. Con un fremito ella arrovesciò la testa: negli occhi dolci e bellissimi egli lesse il perdono e si chinò ancora di più... Le loro labbra si unirono.
Il fatto sta che la mattina di quel giorno la marchesa pensò ad Armando. Pensò a lui e un sorriso le sfiorò le labbra. Un sorriso che per tradurlo, se fosse possibile, ci vorrebbe la coltura d'Aspasia, l'esperienza di Ninon de l'Enclos e l'immaginazione di un poeta orientale.
Oh sventurato! esclamò donna Rosalia: sapete che ne sia avvenuto? Ohimè no!... Un sorriso impercettibile ed alquanto ironico sfiorò le labbra di don Francesco. Donna Maria rimase impassibile. Ma, come volete mai rimediare allora, signore? domandò il cavaliere di Malta. Vi è un mezzo, in cui spero molto. Tutti si fecero attentissimi.
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