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Notis lo vide aggirarsi per qualche tratto attorno alla casupola, colla testa sempre alzata verso le finestre che si tenevano ostinatamente chiuse, poi raccogliere la carabina e prendere la via del campo. Un beffardo sogghigno sfiorò le sue labbra collericamente strette. L'arabo s'avvicinava a rapidi passi e pareva pensieroso e scoraggiato.

Tobia alzò le spalle, un impercettibile sorriso sfiorò le labbra del farmacista, mentre il dottore continuava: Ho dovuto assicurarla che ogni differenza s'era appianata amichevolmente, e che il signor Daniele non mi aveva rifiutata la sua mano.... e così dicendo mi stendeva la destra, in atto modesto e quasi supplichevole.

Ma la signora colle sue dita gli sfiorò la faccia bagnata di pianto: Tu piangi, Mattia. . Non ti veggo più, ma sento che hai le lagrime sul viso. Perche? Tu sei stato un buon figlio sempre. Non ho che da benedirti. Se anche ti debbo lasciare rester

Di qui a una settimana potrai distribuirne a dozzine.... potrai beneficarne gli amici lontani.... Adesso voglio averti io sola, anche in effigie. L'ufficiale, dopo ch'ebbe riposta in una tasca interna del soprabito la busta con le fotografie, le cinse con un braccio la vita, le sfiorò con le labbra i capelli e le susurrò nell'orecchio un'altra promessa ch'era tempo di mantenere.

Quantunque fosse notte e il mantello coprisse una buona parte del volto a quell'uomo, Omar lo riconobbe subito. Takir! esclamò egli con voce sorda. Che fa qui lo schiavo di Notis? Ti trovo sul mio cammino, il Profeta l'ha voluto: tu sei un uomo morto. Un feroce sorriso, un sorriso da tigre sfiorò le labbra dello schiavo di Abd-el-Kerim.

Una espressione di pena sfiorò il volto di Chérie: ella spalancò i larghi occhi azzurri, interrogando: Perdonami disse Paolo, con una subitanea tenerezza perdonami... è quel gesto... Si fermò, sentendo che stava per dire tutto. Che gesto? Nulla, nulla. Mi vuoi bene? . Molto? Immensamente. Fino a quando? Fino a... sempre!

Ida pronunziò il «» sacramentale con voce ferma, ed uscì dalla cappella a braccio di suo marito con l'istesso passo, e pallida come era entrata. Le sue idee erano confuse. Il dolore era scomparso. Si sentiva la testa diventar leggiera. Un mesto sorriso le sfiorò le labbra.

Era quella la Teresa che Mario aveva amata, la Teresa che anche la mattina, nell'agonia, conservava pur qualche traccia della sua bellezza gentile?... Oh come pronta e terribile era stata l'opera dissolvitrice! Non resse egli allo strazio; appena sfiorò con un bacio quelle mani più fredde del marmo, e s'allontanò singhiozzando....

Un amaro sorriso sfiorò le labbra di Giacomo. Ferito da quell'accenno, che gli parve superbo, badando alla commozione vivissima che accendeva il volto della fanciulla, o vedendola in quel rossore più bella, così le rispose, infiammato d'amore e di sdegno. , lo ricordo, lo vedo, quale distanza corre tra noi.

Allora le campane finalmente squillarono. Come i bronzi stavano a poca altezza, il fremito cupo del rintocco sfiorò tutte le teste; e una specie di ululato continuo si propagava nell’aria, tra un colpo e l’altro.