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A quello sparo, a quegli urli, due tremendi colpi rintronarono tutta la casa, e la porta di fuori volò in ischegge, fra un tintinnire metallico, certo del chiavistello che, sconficcato e lanciato per aria, cadde, e ribalzò sul pavimento.

Quando dal giardino della villa Maria, si sparò il primo colpo di cannoncino, che segnava il principio della gara, fu un crescere improvviso di tutte quelle voci, un affollarsi di tutte quelle imbarcazioni, che mossero come una flottiglia verso Cadenabbia, finchè si raccolsero in una piccola citt

Quando vidi Lord salire le scale, rinchiusi la porta ed entrai nello studio onde assicurarmi sul nascondiglio dei valori in carta, e quanto alla ferita del cane si vede che un qualunque viaggiatore pedestre nel timore di essere morsicato, gli sparò una revolverata. Tutti in giornata hanno rivoltelle, perchè costan pochissimo, e perchè tengon in tasca poco spazio.

A dodici passi sparò il principe e la palla sfiorò passando la parte destra del collo di Morosini: lo ferì e ne sgorgò il sangue, ma fu ferita leggera. Il soldato di Calatafimi, più freddo dell'avversario, s'avvicinò di più a forse otto passi. Sparò ed il fratello della nostra Irene si aggomitolò cadendo sul terreno come uno straccio. La palla gli avea traversato il cuore.

Cominciò lo sparo di mortaretti, a brevi intervalli, poi di seguito con un rumore assordante; il sagrestano dava nelle campane: nella piazza alcuni si scoprirono, altri si scoprirono e s'inginocchiarono; qualche spirito forte continuò a passeggiare col sigaro in bocca e 'l berretto in capo dando sguardi di disprezzo in qua e in l

Lo schioppo! , signora. Tornò nel cortile per osservarlo meglio; lo vide avanzare lentamente nel viale e guardare attento il castello. Vedendo che il ladro entrava nel cortile, Giovanni credè bene allora domandargli chi fosse e cosa volesse, ma colui non rispose e tornò indietro. Giovanni allora gli sparò addosso. Gran Dio! Voi impallidite!

Un caso esisteva, solo, ma esisteva, in cui la voce di Drollino perdeva ogni prestigio per l'orecchio di Mia. In quel caso, Mia si ribellava. Nulla poteva vincere quella ribellione, non cure, non richiami, non castighi violenti scudisciate crudeli. Mia aveva paura dello sparo di un'arme da fuoco.

In quell'istante si udì il rumore dello sparo d'un'arma da fuoco. Vi fu un panico. Tutti erano rimasti sbigottiti. La gente si alzava in piedi, le signore si spenzolavano dai palchi; conturbate, esterrefatte. In alcuni palchi del terz'ordine si vedevano spettatori, che gesticolavano in modo furibondo. Fermi tutti gridò una voce robusta si tratta di un suicidio!

E se moriva anche lui, questo mascalzone; ebbene, meglio così, il segreto che, svelato, potrebbe uccidere la Duchessa, morrebbe con lui e col Duca, laggiù, in quel burrone. Mia giungeva in quel momento, al passo, davanti al muro del cimitero. Drollino cessò di pensare. Sorrise, alzò la pistola e sparò. Fu un tonfo terribile.

La madre e la fidanzata restano sulla scena, in preda a contorcimenti strazianti. S'ode uno sparo. Ah! grida la madre Arturo s'è ucciso! E cade in ginocchio. Martino si presenta sulla porta e grida con gioia: Salmatevi.... egli è calvo!