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Aggiornato: 28 giugno 2025


Messer Pietro mandò allora una parte degli uomini rasente il muro, fin dietro alla torre della polvere, in agguato alla postierla che doveva esser loro aperta da Giacomo Pico. Ogni cosa procedette a seconda. Ma se non si aveva ad udire lo strepito di fuori, ben si ebbe ad udirlo quando fu dentro le mura e pe' corridoi del castello.

La finestra a cui stava vicino dava sul giardinetto di funesta memoria dopo il dramma ivi compiutosi dal disgraziato Rigotti; v'era caso che Tonino Grim * se ne dimenticasse, v'era sera buia e silenziosa in cui Tonino passando rasente alla finestra osasse guardare in giù per timore di veder sorgere la mesta ombra del suicida attraverso il fogliame della vite e dei fichi.

E qui Orazio levò una specie di cuffia, che gli cuopriva la testa intorno intorno rasente le orecchie, ed i banditi conobbero per la prima volta, com'egli non avesse capello che non paresse filo di argento; i sopraccigli poi e la barba si conservavano nerissimi. Da venti anni in qua io diventai canuto. Domine in adiutorium meum, esclamò un vecchio bandito; tu non saresti mica parente del diavolo?

Avanzai piano pianino rasente il muro e venni ad appostarmi.

I fabbricati rustici dipendenti dalla villa, rimanevan colati dietro un folto boschetto di cipressi e celavano alla lor volta l'immediata vicinanza delle prime case del villaggio. Ond'è che bene spesso, un contadino, di ritorno dai campi o che avesse premura, si metteva francamente pel viale e passava rasente alla villa senza che nessuno ne facesse caso.

Egli passò rasente al muro opposto a quello dove trovavasi l'arabo e continuò a camminare chiedendo di quando in quando: Rispondi, Sceiquek, maledetto dal Profeta. Dove ti sei cacciato tu? Abd-el-Kerim aspettò che si fosse allontanato, poi saltò fuori e si precipitò verso l'uscita del corridoio, ma non ebbe il tempo necessario per condurre a buon fine l'audace progetto.

In quel momento l'istinto della vita riprende il disopra nell'animo dell'infelice che poco prima anelava di morire. Egli esce dalle rotaie: poi le forze gli mancano ed egli cade privo di sensi sul margine della strada. Il treno gli passa rasente. La mattina dopo, il signor Cesare si sveglia nel letto del capostazione di Z, che gli spiega per quale miracolo si sia evitata una catastrofe.

Vedemmo lontano, davanti a noi, un gran nuvolo di polvere, e pochi momenti dopo fummo circondati da una turba di trecento selvaggi a cavallo, verdi, gialli, scarlatti, bianchi, violetti, cenciosi, scarmigliati, ansanti, che pareva che venissero da una mischia. In mezzo al fitto polverìo che ci avvolgeva, vedemmo il loro Governatore, un gigante con lunghi capelli e gran barba nera, seguito da due vicegovernatori canuti, armati tutti e tre di fucile, avvicinarsi all'Ambasciatore, stringergli la mano e sparire. Subito dopo cominciarono le cariche, gli urli e le fucilate. Parevano frenetici. Sparavano fra le gambe delle nostre mule, sopra la nostra testa, rasente le nostre spalle. Visti da lontano, dovevan sembrare una banda d'assassini che ci assalisse. V'eran dei vecchi formidabili con lunghe barbe bianche, ridotti a ossa e pelle; ma che parevan fatti per resistere ai secoli. V'eran dei giovani con lunghissime ciocche di capelli neri che ondeggiavano al vento come criniere. Molti avevano il petto, le gambe e le braccia nude, turbanti in brandelli e cenci rossi attorcigliati intorno al capo; caic laceri, selle disfatte, briglie di corda, sciabolaccie e pugnali di forme strane. Le faccie poi! È assurdo, diceva il comandante, facendo la caricatura di don Abbondio, è assurdo il supporre che questa gente possa fare il sacrifizio di non ucciderci! Ognuna di quelle faccie raccontava una storia di sangue. Ci guardavano passando, colla coda dell'occhio, come per nasconderci l'espressione del loro sguardo. Cento ci venivan dietro, cento a destra, cento a sinistra, sparsi per i campi a grande distanza. Questa guardia dai lati era nuova per noi; ma non tardò ad essere giustificata. Più andavamo innanzi, più spesseggiavano le tende nella campagna, fin che passammo in mezzo a veri villaggi circondati di fichi d'India e d'aloé. Da tutte queste tende accorrevano arabi, vestiti d'una semplice camicia, a gruppi, a piedi, a cavallo, in groppa agli asini, due, persino tre sopra una sola cavalcatura; le donne coi bimbi appesi alle spalle, i vecchi sostenuti dai ragazzi, tutti affannati, smaniosi di vederci, e forse non di vederci soltanto. A poco a poco ci fu intorno un popolo. Allora i soldati della scorta cominciarono a disperderli. Si slanciarono al galoppo di qua e di l

Le batteva il cuore frequente, si sentiva forte d'una baldanza insolita che si mesceva ad una insolita tenerezza, e guardava innanzi a fantasiando. Una sfinge, che si sollevava e si abbassava tenendosi sospesa sul calice dei fiori, le passava rasente e gi

Ed era infatti una semplice barca peschereccia, guidata da soli quattro uomini, cioè il padrone Azzarrini e tre marinai, e avendo camminato quasi rasente alla spiaggia, non poteva averla scorta l'Ornani che guardava ad una certa distanza, impedito a vedere vicino dal lido tagliato a picco, e coperto di folto bosco.

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