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Aggiornato: 24 luglio 2025


"I motivi! ah i motivi!" riprese il cane; "presumi forse che io mi trovi imbarazzato a farteli: tieni, prendi i motivi. Quando io m'era fanciullino, un animale della tua razza venne, e trovatemi le orecchie lunghe e il pelo fino, mi svelse dalle poppe materne. Qual fosse il dolor mio ditelo voi tutti, o cani sensibili, così a forza allontanati dalle dolci sembianze e dalle carezze di una madre! Però l'uomo ebbe di me diligentissima cura; la credei affetto, ed era interesse; ma nella mia ingenuit

62 Diedi alla madre sepoltura onesta, qual potea darsi in deserta arena; e voi teneri avolti ne la vesta meco portai sul monte di Carena; e mansueta uscir de la foresta fecie lasciare i figli una leena, de le cui poppe dieci mesi e dieci ambi nutrir con molto studio feci. Restai de la tua perdita dolente, e di Ruggier guardian più diligente.

che la fortuna che tanto s'aspetta, le poppe volgera` u' son le prore, si` che la classe correra` diretta; e vero frutto verra` dopo 'l fiore>>. Paradiso: Canto XXVIII Poscia che 'ncontro a la vita presente d'i miseri mortali aperse 'l vero quella che 'mparadisa la mia mente, come in lo specchio fiamma di doppiero vede colui che se n'alluma retro, prima che l'abbia in vista o in pensiero,

Una bella stoffa, un prodigioso anello, una pettinatura insolita e complicata, un motto di spirito, la notizia d’un fidanzamento, la straordinaria ladreria di qualche beduino crudele, gli spettacoli dei nuovi anfiteatri che si stavano aprendo, la questione dei precettori stranieri che pervertivano gli adolescenti e quella dei linguacciuti liberti che spadroneggiavano in tutte le case, il pericolo delle spie, quasi tutte greche o levantine, cui non sfuggiva il minimo pretesto per fare una denunzia o per tentare un ricatto, le prolusioni sapientissime che i Dottori tenevan ne’ cortili del Tempio, dinanzi ad immensi uditorii fra i quali nessuno si dava la pena di capire un’acca, l’imbarazzo del Procuratore, il quale non mancava di perdere il filo e di arruffare scempiaggini tutte le volte che aveva da parlare in pubblico, ma sopra tutto il colorito sanguigno e le poppe indecenti che aveva la moglie di costui, plebea ricca di bitorzoli e scarsa di virtù, la quale faceva commettere un numero infinito di sciocchezze al rappresentante di Cesare, le canzoni esotiche venute in Palestina coi navigatori o con gli schiavi d’altre terre, le satire nelle quali si tradiva il terribile spirito ironico della razza giudaica:

che la fortuna che tanto s'aspetta, le poppe volgera` u' son le prore, si` che la classe correra` diretta; e vero frutto verra` dopo 'l fiore>>. Paradiso: Canto XXVIII Poscia che 'ncontro a la vita presente d'i miseri mortali aperse 'l vero quella che 'mparadisa la mia mente, come in lo specchio fiamma di doppiero vede colui che se n'alluma retro, prima che l'abbia in vista o in pensiero,

83 D'alto cader sente gran sassi e gravi da machine cacciati e da tormenti; e prore e poppe fraccassar de navi, ed aprire usci al mar larghi e patenti; e 'l maggior danno è de l'incendi pravi, a nascer presti, ad ammorzarsi lenti. La sfortunata ciurma si vuol torre del gran periglio, e via più ognor vi corre.

Avvenga ch'io sappia ancora solersi mandare anticamente per maledizioni, nondimeno quel che sia, e che natura ell'abbia, non lo so: e Plinio si pensa che sia favoloso quel che si trova scritto delle streghe, che mettino le lor poppe in bocca a' bambini, e dice invero non sapersi che uccello sia la strega.

Nessuno sentiva l'angoscia e il crudele rimorso d'aver perduto così i proprî lineamenti, la propria maschera, il proprio viso fra le unghie d'un ignoto, per amor dell'Inferno o del Cielo? No: per amor delle Nuvole! Ecco: una donna!... Le mie dita t'hanno riconosciuta!... Per le poppe t'afferro... Gridami dunque, gridami se senti l'orror della mia faccia corrosa!

Figlia, ti prego per quello latte che asciugasti dalle mie poppe, per quei dolci travagli che ho sofferti in allevarti e nudrirti giacché tu non conosci tua madre, ch'io son stata la tua balia e la tua madre, che tu non corri con tanta furia. Vo' partirmi, ché non ti incontri con lui dinanzi gli occhi miei. Ahi, che solo pensandoci mi si schianta il core!

Non mi è mai accaduto d'ammirare dei fianchi di nuvole così languidi E quell'ascella color di rosa e nera?... Donna o nube, non so.... Il suo bel corpo vorrebbe fondersi a volta a volta e disfarsi sparpagliandosi.... La nuvola si sdraia prodigalmente per offrirsi meglio, e per me solo le sue belle poppe pesanti si gonfiano di desiderio....

Parola Del Giorno

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