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Sole! che galoppi nell'incalcolabilmente vasto e desolato letto del Meduna, gridami, spiegami, quale nuova polpa di gioia hai preparato davanti a noi, dietro l'altissima muraglia fulgente del cielo tuo? Il mio motore si slancia. Sapere, sapere, vedere, conoscere. Abbiamo terrore di te, nuova Gioia! Vorremmo fuggirti, eppure gi

Nessuno sentiva l'angoscia e il crudele rimorso d'aver perduto così i proprî lineamenti, la propria maschera, il proprio viso fra le unghie d'un ignoto, per amor dell'Inferno o del Cielo? No: per amor delle Nuvole! Ecco: una donna!... Le mie dita t'hanno riconosciuta!... Per le poppe t'afferro... Gridami dunque, gridami se senti l'orror della mia faccia corrosa!

Oh! come ansimi dal piacere!... Non fosti mai confessalo! non fosti mai più terribilmente felice!... Stesi sulla sabbia. Che hai, amante mio? La mia voce. No!... La carezza delle mie dita, non l'avrai più!... Le mie dita non le avrai più... perchè muoio di gelosia!... Sono dieci, son mille, gli amanti che ti cercano E tu dimmi, tu gridami sulla bocca qual'è il preferito!... Lo voglio!...

Io la conobbi, aimè! nel sguardo acuto, acuto , ch'anco smovermi puote dal bel proposto e farmi sordo e muto a le preghiere d'ogni effetto vòte de l'altre donne; anzi mi faccio un scuto d'infamia contra il ben che mi percuote, e gridami nel capo, mi urta ed ange, ma nulla fa, ché 'l suo voler si frange. Praecipiti animo nullum est consilium.

Sopraggiunge ne li orti Ebe, con subita gioia; e ridendo gridami: O tu, o tu che siedi sotto l'albero de 'l pomo, un frutto coglimi! Non io te 'l coglierò, ma te medesima leverò, fino a giugnere il ramo, su le mie braccia, o dolcissima Ebe. Ed ella: Or tu lévami su le tue braccia. Ed io la levo, a giugnere il buon frutto che penzola ed alletta, come ne la favola antica del re Tantalo.

O Vulcano! smaschera la tua faccia dalle verruche di fosforo! Metti in moto i tuoi muscoli boccali, apri le tue labbra rocciose incrostate di graniti, e gridami, gridami quale è il destino, quali sono i doveri che s'impongono alla mia razza! Ridesta la spaventevole risonanza dei tuoi polmoni fuligginosi!