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O Satenasso, perché mi legghi le mani e i piedi? Lasciami, priego, ritornare a casa, ché non sono ancor morto. E ti prometto di mutar vita ed andare in un bosco a mangiar l'erba e farmi un uomo santo. Oimè! che la corata mi si schianta di doglia; ché giá sento, in fin di qui, rompere i miei cascioni che i vicini denno rubbarmi.

non altrimenti fatto che d'un vento impetuoso per li avversi ardori, che fier la selva e sanz'alcun rattento li rami schianta, abbatte e porta fori; dinanzi polveroso va superbo, e fa fuggir le fiere e li pastori. Gli occhi mi sciolse e disse: <<Or drizza il nerbo del viso su per quella schiuma antica per indi ove quel fummo e` piu` acerbo>>.

Qualunque ruba quella o quella schianta, con bestemmia di fatto offende a Dio, che solo a l’uso suo la creò santa. Per morder quella, in pena e in disio cinquemilia anni e più l’anima prima bramò colui che ’l morso in punio. Dorme lo ’ngegno tuo, se non estima per singular cagione esser eccelsa lei tanto e travolta ne la cima.

Piegarsi come salice al tuo pianto Sento il dolore di mia vita oscura, Ma quando ride il canto Del tuo sorriso, rìde la Natura. Oh, cessi alfin a me dice la gente Una nenia che l'anima ci schianta; A te, musa innocente, Gridan l'altre fanciulle: canta, canta...

Qualunque ruba quella o quella schianta, con bestemmia di fatto offende a Dio, che solo a l’uso suo la creò santa. Per morder quella, in pena e in disio cinquemilia anni e più l’anima prima bramò colui che ’l morso in punio. Dorme lo ’ngegno tuo, se non estima per singular cagione esser eccelsa lei tanto e travolta ne la cima.

Ed elli: <<Io ti diro`, non per conforto ch'io attenda di la`, ma perche' tanta grazia in te luce prima che sie morto. Io fui radice de la mala pianta che la terra cristiana tutta aduggia, si` che buon frutto rado se ne schianta. Ma se Doagio, Lilla, Guanto e Bruggia potesser, tosto ne saria vendetta; e io la cheggio a lui che tutto giuggia.

E saper dei che la campagna santa dove tu se', d'ogne semenza e` piena, e frutto ha in se' che di la` non si schianta. L'acqua che vedi non surge di vena che ristori vapor che gel converta, come fiume ch'acquista e perde lena; ma esce di fontana salda e certa, che tanto dal voler di Dio riprende, quant'ella versa da due parti aperta.

non altrimenti fatto che d’un vento impetüoso per li avversi ardori, che fier la selva e sanz’ alcun rattento li rami schianta, abbatte e porta fori; dinanzi polveroso va superbo, e fa fuggir le fiere e li pastori. Li occhi mi sciolse e disse: «Or drizza il nerbo del viso su per quella schiuma antica per indi ove quel fummo è più acerbo».

E saper dei che la campagna santa dove tu se', d'ogne semenza e` piena, e frutto ha in se' che di la` non si schianta. L'acqua che vedi non surge di vena che ristori vapor che gel converta, come fiume ch'acquista e perde lena; ma esce di fontana salda e certa, che tanto dal voler di Dio riprende, quant'ella versa da due parti aperta.

Io fui radice de la mala pianta che la terra cristiana tutta aduggia, che buon frutto rado se ne schianta. Ma se Doagio, Lilla, Guanto e Bruggia potesser, tosto ne saria vendetta; e io la cheggio a lui che tutto giuggia. Chiamato fui di l