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Aggiornato: 3 maggio 2025
TRIPERUNO. Dogliomi essere uomo di turba e vulgare; ma, la dolcezza di vostre muse ovunque mi volgo sentendo, non men di ferro a la tenace calamita son io da quella tirato. Nulla di manco, se da me voi sète del vostro singular concento impedito, parendovi, ora mi parto e solo vi lascio. LIMERNO. Solo non è chi ama, anzi de' pensieri ne la moltitudine sommerso!
Qualunque ruba quella o quella schianta, con bestemmia di fatto offende a Dio, che solo a l’uso suo la creò santa. Per morder quella, in pena e in disio cinquemilia anni e più l’anima prima bramò colui che ’l morso in sé punio. Dorme lo ’ngegno tuo, se non estima per singular cagione esser eccelsa lei tanto e sì travolta ne la cima.
Vorrei io esser lui, ché conoscendo quella bellezza che in voi singular si scuopre, i divini costumi e l'onestá, sí ricco tesoro di grazie, mi terrei felicissimo; quando una sol volta fussi mirato da voi, saresti osservata e riverita da me, qual si conviene al vostro merito. CLERIA. Mi vergogno non essere come tu dici, solamente per piacergli.
Poi, vòlto a me: «Per quel singular grado che tu dei a colui che sì nasconde lo suo primo perché, che non lì è guado, quando sarai di l
DON IGNAZIO. Io non cerco altro da lei in ricompensa del singular amar che le porto, che sia favorito da lei dirglielo con la bocca e con le mie orecchie sentir le sue parole e pascer per quel breve momento gli occhi miei avidi e affamati, in cosí lungo digiuno, della sua vista; ché da quel giorno della festa non fu mai possibile di rivederla.
Qualunque ruba quella o quella schianta, con bestemmia di fatto offende a Dio, che solo a l'uso suo la creo` santa. Per morder quella, in pena e in disio cinquemilia anni e piu` l'anima prima bramo` colui che 'l morso in se' punio. Dorme lo 'ngegno tuo, se non estima per singular cagione esser eccelsa lei tanto e si` travolta ne la cima.
E come fu la mia risposta udita, Sordello ed elli in dietro si raccolse come gente di subito smarrita. L'uno a Virgilio e l'altro a un si volse che sedea li`, gridando: <<Su`, Currado! vieni a veder che Dio per grazia volse>>. Poi, volto a me: <<Per quel singular grado che tu dei a colui che si` nasconde lo suo primo perche', che non li` e` guado,
Dice, oltre a questo, che ella era «bella»; e l'esser bella è singular dono della natura, il quale, quantunque nelle mondane donne sia fragile e poco durabile, nondimeno da tutte è maravigliosamente disiderato; senza che egli è pure alcun segno di benivole stelle operatesi nella concezione di quella cotale, che questo dono riceve; e quasi non mai sogliono i superiori corpi questo concedere, ch'egli non sia d'alcuna altra grazia accompagnato: per la qual cosa paiono piú venerabili quelle persone, che hanno bello aspetto, che gli altri.
E perciò dice del sole, percioché esso solo è di sua natura luminoso, e ogni altro corpo che luce, o pianeto o stella o qualunque altro, ha da questo la luce, sí come da fonte di quella, sí come per esperienza si vede negli eclissi lunari; e questa luce ha solo, non per la sua potenza, ma per singular dono del suo Creatore, e hanne in tanta abbondanza, che ad ogni parte dintorno a sé manda infinita moltitudine di raggi, per li quali, ovunque pervenir possano, si diffonde copiosamente la luce sua; e questi raggi, sagliendo il sole dallo inferiore emisperio al superiore, le prime parti che toccano del corpo della terra, alla quale, sagliendo il sole, pervengono, sono le sommitá de' monti.
Qualunque ruba quella o quella schianta, con bestemmia di fatto offende a Dio, che solo a l’uso suo la creò santa. Per morder quella, in pena e in disio cinquemilia anni e più l’anima prima bramò colui che ’l morso in sé punio. Dorme lo ’ngegno tuo, se non estima per singular cagione esser eccelsa lei tanto e sì travolta ne la cima.
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