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Aggiornato: 24 luglio 2025
49 E colli e casse e ciò che v'è di grave gitta da prora e da poppe e da sponde; e fa tutte sgombrar camere e giave, e dar le ricche merci all'avide onde. Altri attende alle trombe, e a tor di nave l'acque importune, e il mar nel mar rifonde; soccorre altri in sentina, ovunque appare legno da legno aver sdrucito il mare.
Spiri o dal lato destro o dal mancino, o ne le poppe, sempre è così lento, che si può far con lui poco camino; e rimanea talvolta in tutto spento: soffia talor sì averso, che gli è forza o di tornare, o d'ir girando all'orza.
45 Un sotto poppe, un altro sotto prora si tiene inanzi l'oriuol da polve: e torna a rivedere ogni mezz'ora quanto è gi
68 Vinceano di candor le nievi intatte, ed eran più ch'avorio a toccar molli: le poppe ritondette parean latte che fuor dei giunchi allora allora tolli. Spazio fra lor tal discendea, qual fatte esser veggi
Hai certi labruzzi scarlatini come un prosciutto, una bocchina uscita in fuori com'un porchetto, gli occhi lucenti come una capra, le poppe grassette come una vitella, le groppe grosse e ritonde come un cappone impastato: in somma non hai cosa che non mi muova l'appetito; ebbe torto la natura non farti una capra. CHIARETTA. E tu che vòi esser mio marito, un becco.
101 Con Marfisa la giovane di Francia spinge a un tempo il destrier, né Ruggier resta ma con tanto valor corre la lancia, che sei, senza levarsela di resta, n'uccide, uno ferito ne la pancia, duo nel petto, un nel collo, un ne la testa: nel sesto che fuggia l'asta si roppe, ch'entrò alle schene e riuscì alle poppe.
Mi stesi su quei divani, aggrappandomi, contratte le dita come artigli, e frugai nelle viscere loro, cercandovi un'anima selvaggia e dolorante!... E aspettavo lo spasimo dei moribondi divani, bocca su bocca, per bere con ebbrezza il rosso, allucinante grido del velluto insanguinato!... Insanguinato?... Del mio sangue forse! il mio sangue... la mia carne e la sua nera tristezza!... Ed ero solo... solo, a consumare il mio corpo, a divorarmi l'anima, ansando sulle poppe irritate della Morte!
Le ragazze hanno consegnato le belle poppe ai soldati che le palleggiano, fra le braccia, ballando. Ormai si abbandonano nella danza con ritmo oblioso d'onde felici che ritornano e battono languidamente contro roccioni amici. Questi cominciano a subire il vino e si muovono con cautela per paura di ruzzolare. I meno brilli scompaiono nel corridoio.
Caduta per gli effetti matricali, comincia a fare il solito lavoro di stringer denti e scorci corporali, e d'altre cose contro al suo decoro. Le suore erano avvezze a questi mali; spesso cadeva in quelli una di loro. Ringraziando di ciò Dio benedetto, portarono la dama in sur un letto. Tre ore a trattenerla ebbon faccenda, perché le poppe non si lacerasse.
nel qual sara` in pergamo interdetto a le sfacciate donne fiorentine l'andar mostrando con le poppe il petto. Quai barbare fuor mai, quai saracine, cui bisognasse, per farle ir coperte, o spiritali o altre discipline? Ma se le svergognate fosser certe di quel che 'l ciel veloce loro ammanna, gia` per urlare avrian le bocche aperte;
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