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Ugolino Gonzaga si struggeva di rancore, vedendo un maestruncolo del villaggio salire più in alto di lui, che credeva di rappresentare la scienza medica colla scatola delle pillole, e non poteva rassegnarsi che il sillabario avesse soperchiato la terapeutica. Esso faceva la parte dell'invidia.

Mi sono fatto un po' bello in seguito. Immagina invece che cosa doveva essere mia moglie allora! Tu dirai: Una dea! Io aggiungo: Una carica di cavalleria! Dopo la quale tu non sapevi più in che mondo eri. Sono cose che a dirle non ci si crede. Bisogna provarle. Provare per credere dissi io come per le tue pillole.

Bella invenzione davvero, le vostre pillole di midollo concentrato! disse Rousseau, crollando la testa. I Milanesi non diedero mai prova di tanto buon senso, quanto nel rifiutare questo nuovo metodo di alimentazione, che debilita lo stomaco e priva l'uomo de' più squisiti piaceri.

« Ma quest'inverno il dolore cominciò a farsi insistente; al solo salire una scala la palpitazione mi soffocava. Lasciai che tu fossi partita per Milano, poi chiamai il medico. Egli mi prescrisse le solite pillole che prendevo sempre quando si ridestava il mio male; più tardi mi consigliò i bagni di mare. Fu allora che ti raggiunsi a Livorno. Ti ricordi che mi trovasti dimagrato e pallido, ed io ti dissi che soffrivo il caldo? Era la malattia che aveva gi

Ma non è soltanto il Biglietto d'Alloggio, signori del Tribunale: vi è anche l'Albergo del Libero Scambio e la Dame de chez Maxim e perfino le Pillole d'Ercole di cui vi auguro di non aver mai bisogno... E c'è il Bosco Sacro, dove la bellissima Borelli sviene tutte le volte che vede un uomo nuovo, e quando sviene vuol dire che ha voglia di volargli fra le braccia.

Alla cuginetta Nucci, dal posto del più fiero pericolo: «Ci si trova ora tra il freddo naturale e il caldo che cercano di produrre i tedeschi, sotto forma di pillole di varia grossezza. Mi rammento qualche volta che un tempo mi lavavo, e mi guardo con malinconia le mani e gli abiti ridotti a brandelli: eppure sento di essere migliore che non allora».

Passò così qualche mese, e nulla era mutato nell'andamento della famiglia Arconti. Roberto era infinitamente più serio d'una volta, il cavalier Mariano era sempre più giù di cera, e non mancava di prender una mezza dozzina di pillole al giorno, ma le abitudini della casa erano sempre le stesse.

In quell'orologio a pendolo. Esso ne è il simbolo parlante, esso il complice infame. Non odi? tran.... tran.... tran.... Maledetto! È lui che ci misura la vita e ce la fa mandar giù in ventiquattro pillole al giorno; è lui l'omeopatico che ci tiene a bada con sessantesimi d'ora, con sessantesimi di minuto, e ci fa morire con dosi infinitesime; è lui.... Insomma, che ti dirò? Io odio gli orologi. Giovinetto ancora, io gi

Le due pillole identiche, saranno allestite fra un'ora; e lei signor Cirillo verr

Un rumore lontano, una vettura che passava nella strada di Forcella, arrivò a lei. Bambina saltò in piedi, cavò fuori la scatola della sua tasca ed inghiottì una dopo l'altra le quindici o sedici pillole di morfina che conteneva. Ella respirò alla fine. Ho quattro o cinque ore di vita a dargli, mormorò essa poco esperta in tossicologia tutto a lui, tutto, tutto, tutto.