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Aggiornato: 25 giugno 2025
È vero che peccato confessato è mezzo perdonato: ma a me non so punto perdonare, ed ho tanta severit
Mentre Maria seguiva il corso di questi pensieri, Roberto Arconti viaggiava verso Valduria nello stato d'animo che ci è facile immaginare. Ormai non lo legava che un ben tenue filo al passato; la speranza, ahi debole tanto, che Lucilla si pentisse del contegno serbato con lui a Milano e ne facesse ampia ammenda per lettera. Oh se ell'avesse trovato quelle frasi appassionate che vengon dal cuore, egli le avrebbe perdonato tutto! S'ella gli avesse parlato quel linguaggio che non lascia dubbio sulla sincerit
Il duca Prospero li ebbe subito raggiunti, e salutata affettuosamente Maria, che rispose con un cenno del capo, entrarono insieme nel giardino. Abbracciate vostra moglie disse don Gregorio al duca, che lo interrogava cogli occhi essa vi ha perdonato.
È il ritratto di mia madre, disse Paquita, che io non conobbi. Era assai più bella di me e, come vedete, portava la seta e le perle, ma fece molto dispiacere alla nonna ed ella stessa non fu felice. Ne so poco di più, poichè non conosco la sua storia che molto imperfettamente. Mia nonna le ha tutto perdonato e perdendola portò un lutto, che io sola, ella disse, poteva consolare.
E sporse le labbra implorando: Essa gli sorrise e lo baciò. Grazie.... grazie.... sono guarito adesso. Resta quieto, tranquillo, gli disse Nora sempre pianino; poi gli accomodò le coltri attorno al collo, la pezzuola diaccia in mezzo alla fronte. Hai bisogno di star quieto, di riposare, di guarire. Perdonato? Perdonato? Sì: se sarai buono. Sono ancora Nannucci? Sì: se mi darai retta, sì.
E però molto mi dispiace che essi pongano maggiori e' difecti loro; e questo è quel peccato che non è perdonato né di qua né di lá. Tucto questo lo' dá el fuoco e l'abisso della inextimabile caritá mia.
E anche un altro pensiero lo crucciava, lo sgomentava. In qual modo lo avrebbe accolto sua moglie? Gli avrebbe perdonato il suo ritardo? Avrebbe ascoltato pazientemente le sue ragioni? Perchè nessuno degli ultimi dispacci era firmato da lei? Perchè non aveva ella almeno fatto rispondere alle parole di conforto, d'affetto che egli le aveva mandate sulle ali del telegrafo?
Ma sei tu che m'hai fatto ammattire! A quarant'anni passati, e da un pezzo! Se io ti dicevo.... quella cosa, è perchè vedi! io ti voglio bene.... in un altro modo!... Costanza, mi hai tu perdonato?... -Sì, sì! Guarda, io bacio il tuo anello, guarda; così! così! Bacialo anche tu, così! E ti giuro che l'altro....
Non potendo andare dalla famiglia, come fra Cristoforo, a domandarle perdono, le mandò una lettera bagnata delle sue lagrime. La famiglia mi ha perdonato, il parroco del mio paese lo ha fatto sapere a tutti dal pulpito, ma il governo tace ancora. Ah, è duro il governo coi poveri condannati! Una volta che siamo pentiti dovrebbe permetterci di riabilitarci.
Essa è bella, padre mio, molto bella; ma egli è infelice. Gli ho perdonato; pregheremo per lui. Capitolo XVIII. Per l'Italia. Aminta Guerri non aveva perdonato. Chi prometteva una cosa e ne faceva un'altra, era per lui un mancatore di fede: ed egli non concedeva a quell'uomo le circostanze attenuanti, se non per mutare il suo odio in disprezzo.
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