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Aggiornato: 9 maggio 2025


calzoni aderentissimi fino al ginocchio, di fustagno turchino; amplissima giacca della stessa stoffa, con capacissime tasche imbottite, lunga fin quasi ai ginocchi; camiciona di tela grossolana, spettorata, calzettone di lana nera rivoltate alle ginocchia; zoccoli; berrettino tondo, senza falda e con nappa in cima; porta un sacco di tela d'Olanda, colmo e ricoperto di frasche; cammina con le gambe larghe.

Oh, sonanu! E cu' veni ora? Peppi Nappa? Eh, ancora nn'avi a veniri fudda! Cc'è macari don Cola Mecciu. Haiu una curiusit

La luna l'illuminò tutto, facendo luccicare i fregi di rame della giberna ch'aveva ad armacollo: era un uomo chionzo dal naso a trombetta, con una barba ispida, e nera: era vestito di bordiglione, portava, schiacciata indietro sul capo una scarzetta di felpa con una lunga nappa di seta. Ehi! Salutiamo, compare Giorgi. Oooh, don Castrenze!

La luce del candeliere la rischiarava dal su in giù, di guisa che le linee del suo viso, fortemente bagnate di raggi e di ombre, si staccavano sul fondo scuro della sua veste e sul color chiaro della pezzuola con un rilievo potente. La sua mano, tirando l'ago, sembrava una colomba che folleggiava su bianca nappa.

E non vorrei che niun di questi sbarbatelli, che van facendo il bravo per Modena col pennacchio ritto alla guelfa, con la spada alla coscia, col pugnal di dietro, con la nappa di seta, mi vincesseno in cosa nissuna, eccetto che nel correre. VIRGINIO. Tu hai buono animo. Non so come le forze riusciranno. GHERARDO. Vorrò che tu ne domandi Lelia, come sará, la prima notte, dormita con me.

"Ft!... Marche!..." e Numa spariva sotto il canapè, dopo aver ricevuto una staffilata forte, sulla groppa, colla nappa e il cordone della veste da camera.

Parola d'onore, Morella sclamò il duca di Balbek alla fine si pranza da te come alla tavola del re. Il tuo champagne piagnucola. I tuoi intingoli sentono la predica della quaresima. I tuoi vini sono accimorrati. Facci dunque versare un fiaschetto di vieux gaiezza. Voi ne avete pieno il nappo rispose Morella. Voi non la scorgete dunque che quando la si spande sulla nappa?

Alto, magro, raso; con brache a mezza gamba, calze di cotone candidissime e scarpe di vitello bianco imbullettate; giacchetta, o spènser, di panno azzurro cupo, e corpetto (di grossa tela di lino tessuta in casa) con pistagnetta ritta abbottonato, quasi fin sotto il collo da una gran filza di bottoni di madreperla; col lungo berretto di cotone bianco, a maglia, dalla nappa cascante su le spalle, quel vecchio contadino era una figura imponente. Gli si leggeva su la faccia la serenit

Qui Bonaventura si rammentò di aver suonato pur dianzi inutilmente; epperò, afferrata da capo la nappa, diede una strappata padronale al campanello, che mandò tosto un subbisso di acutissime note. Chi è? dimandò una voce lontana, vogliam dire che non era dall'anticamera. Son io, signora Marianna. Vengo, vengo.... Son qui col ferro alle mani.

Su un deschetto una lumera nella sua padellina di ferro, faceva il fungo tristamente. Il su Francesco era grasso bracato, con una faccia da mascheron di fontana, nella quale si scorgevano appena un par d'occhietti vivi, rossi e lacrimosi pel fumo: era vestito di bonaca e calzoni di bordiglione, aveva in capo una scarzetta di felpa con una lunga nappa di seta. Salutiamo il su Francesco.

Parola Del Giorno

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