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Non conosco gli uomini che la conducevano, so da dove venissero. I beduini erano guidati da un greco d'alta statura con barba nera e ispida? , il greco era alto e barbuto, anzi lo scorsi mezz'ora fa seduto sulla riva del Bahr-el-Abiad a quattrocento passi da qui. Omar saltò in piedi colla dritta sull'impugnatura dell'jatagan. Sul suo nero volto brillava una gioia selvaggia, feroce.

A dieci metri di distanza, seduto su di una piccola rupe tagliata a picco sul Bahr-el-Abiad, aveva scorto un uomo avvolto in una ricca farda, colla faccia semi-coperta da una barba nera e ispida. Lo riconobbe subito; un tremito di collera agitò le sue membra e i suoi lineamenti. Notis! esclamò. Lo fissò attentamente, trucemente, rattenendo il respiro.

La luna l'illuminò tutto, facendo luccicare i fregi di rame della giberna ch'aveva ad armacollo: era un uomo chionzo dal naso a trombetta, con una barba ispida, e nera: era vestito di bordiglione, portava, schiacciata indietro sul capo una scarzetta di felpa con una lunga nappa di seta. Ehi! Salutiamo, compare Giorgi. Oooh, don Castrenze!

In un canto, su di un angareb coperto di stuoie dipinte, stava sdraiato un greco di media statura dalla pelle chiara, occhi castani e grandi e una gran barba nera e ispida. Appena che scorse i due ufficiali scattò in piedi, movendo loro incontro. Ol

Saldo negli anni, occulto Ne l'ombra e tutto cinto D'armi e d'insidie, il piè dentro al profondo Petto d'Adamo, il capo agli astri, il grido Ai poli, eterno si tenea l'infido Pescator Galilèo reggere il mondo. Ma come avvien, che, rósa Dai secoli e dal mare, entro il mar crolla A nuovo urto di turbo ispida rupe, Che negra e minacciosa, Riprodotta da l'onda, al navigante Pendea su'l capo, e gli oscurava il core; Tal, pugnato dagli anni e più da questo Eterno flutto del Pensier, che invade Ogni creata cosa, Trema, balena e cade Il doppio soglio a Libert

Pietro commosso, acceso, esaltato, sporgendosi con un piede giù dal letto, cingendole con un braccio la vita esile, strinse Evelina fortemente, appassionatamente.... La faccia, la barba lunga, ispida, toccò, il collo, il seno ignudo.... Sussultando, arrossendo, Evelina gittò un grido, un riso folle di piacere. Si buttò sul letto di colpo, serrandosi con uno spasimo convulso addosso a Pietro.

E la sera, davanti ai casolari, Egli passava, con il suo viso di uomo che abbia tutto pensato, e carezzava la tonda fronte ispida, il ricciuto vello ebraico dei fanciullini ch’egli amava; e stando vicino ai pozzi, quando l’ora imbruniva, quando il cigolar delle secchie portava in su l’acqua buia come se fosse piena di stelle, parlava dolcemente con le vecchie femmine ancor onuste di tarda maternit

Il suo giovane fidanzato, il giovane povero, umile, le appariva in mezzo alla luce sfolgorante del nuovo sogno, ancora più misero, ancora più meschino. E brutto. Perchè era anche brutto; colla barbetta rada, ispida, i capelli crespi e lunghi come la parruccaccia d'un negro, e gli occhialoni grossi, colle suste dietro le orecchie, come i tedeschi! Non aveva più un soldo ed era anche brutto.

Pasquale masticava in silenzio la sua gelosia e aumentava di premure intorno a Celeste, che non gli nascondeva una ripugnanza invincibile. Quando usciva, le diceva: Me lo dai un bacio? Con quella barbaccia ispida? perchè non porti soltanto i baffi? guarda Rodolfo come sta meglio di te.