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Aggiornato: 29 giugno 2025
La confusione di Gavazzini divenne contagiosa; anche Marta e la signora Merelli ne furono sorprese. Egli, con accento breve ed imperioso, usando parimenti il pronome della seconda persona, rispose che il bimbo era venuto in salotto da sè; poi, volgendosi alle signore, balbettò: Mia moglie... scusino... era... è indisposta. Ha voluto presentarsi egualmente.
La signora Merelli, che nemmeno lei aveva mai visto la coppia singolare, propose a Marta di andare assieme a fare una questua per gli asili infantili. Si posero subito d'accordo, e sui primi di giugno, durante un caldo pomeriggio che metteva nell'aria una gaiezza festosa, bussarono alla porta dei signori Gavazzini.
Sì, sì, sono guarita perfettamente. Ma nevvero che molte ragazze sarebbero state felici di sposare Alberto Oriani? Senza dubbio; eppure egli ha preferito questa sposina, nè io so dargli torto tornò a dire dolcissimamente la signora Merelli.
Causa sballata vociò Merelli facendo scricchiolare la sedia su cui stava seduto. Le donne sono tutte furbone, che pelano la gallina senza farla gridare. Ciò è tanto più meraviglioso aggiunse Toniolo che nel loro caso la gallina è un gallo.
La signora Merelli, calma, domandò come le era parso quel nido di tortorelle, e, nella sua rassegnata conoscenza degli uomini, aggiunse che non vi era punto da stupire, che succede così spesso, spesso, assai più di quanto si creda. Che cosa le dissi una volta? Follie della luna di miele! Non durano. E quando chiese Marta con la voce che le tremava un po' la luna di miele non ha follie?
Ha la mamma, nevvero? chiese ad un tratto la voce fioca della signora Merelli. Sì, ho la mamma. Il padre no? No, sgraziatamente. È proprio una disgrazia quando muore il capo di casa! La signora Merelli, che era rimasta coll'occhio vagante, quasi seguendo nell'aria lo svanire delle proprie parole, riprese, rassegnata sotto il peso dei suoi doveri di padrona: E fratelli? Nessuno.
E quel signor Merelli è lui pure tutto di sua moglie? chiese Marta insidiosamente. Oh! capirai, non posso saperlo... Non mi piacerebbe per marito. Ne sono ben lieto. È grossolano. Un pochino. E troppo pingue. Converrai che di questo non ne ha colpa. Sua moglie, che te ne pare? Una buona donna, con poco spirito se vuoi, oh! ma ha sofferto tanto. Ti ha raccontato?... Sì, il suo primo parto...
Molti nevvero? e soggiunse la signora Merelli con un sorriso rassegnato in dieci anni cinque figli e quattro aborti... Marta arrossì. Non era ancora avvezza a queste confidenze di donna maritata. Involontariamente guardò il signor Merelli, poi la piccina, poi si pose ad abbottonarsi un guanto. Si udivano i respiri delle quattro persone e della personcina.
Del resto che cosa vedeva altrove? Gavazzini, dopo aver rapita la cara donna e bevuto il dolce liquore delle sue vene, occhieggiava le donne degli altri, fra due liti intime. Merelli dava bensì dei frutti d'amore annuali alla angelica moglie, ma teneva le serve giovani e belle. Toniolo, morta la prima sposa pigliava la seconda, con molte consolazioni frammezzo e il contrappeso di una buona dote. Trasporto momentaneo, eccitazione, sensualit
Anche lei è sposa da poco tempo nevvero? Sei mesi. Io conosco molto suo marito; siamo cresciuti insieme. È un simpatico giovane! Obbedendo alle leggi naturali, Marta le avrebbe dato uno schiaffo; ma frenandosi e dominandosi, riuscì ad abbozzare un sorriso. La buona signora Merelli intervenne, chiedendo alla sorella di Toniolo se fosse guarita da una nevralgia che aveva sofferto.
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