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Con una mano faceva dei segni rossi in margine al nome e con l'altra andava alla ricerca della pagina. Come avete fatto a romperla? Mi restò il manico in mano. Mi entrò negli occhi come per precipitarsi negli abissi della mia coscienza e risalirne con la bugia in mano. Andate! mi disse. Ho saputo dopo che ero stato condannato a pagarla.

È passato, ma me ne ricordo; e il coltello pel manico adesso l'ho io..... Quando penso che mi avete fatto ubbidire come un agnellino, e che ne porto ancora le conseguenze..... con quell'ombra di pretucolo che mi avete accollato.... Ma... ciò che è segreto per me non lo è per gli altri, e corpo di... Tacerò se userete le buone, altrimenti!...

Una donna in una bottega di ombrelli è un capitale vivo; c'è sempre un punto a dare o una bella parola d'aggiungere per convincere un cliente che la seta non ha in mezzo del cotone e che il manico è vero osso di balena: e poi son sempre due occhi di più che guardano l'interesse.

Ma se domani gira nel manico anche l'altro?... Oh, non voglio crederlo! E poi, c'industrieremo tanto, che troveremo quel che vi occorre. La vedremo, perdio! Vedremo se due galantuomini come voi ed io, hanno a limosinare dugento lire e non trovarle da nessuna banda. Io (vedete, Michele?) fo gi

La Livia aveva notato soprattutto le due molle fissate lungo il manico, e per mezzo delle quali l'ombrello si apre e si chiude: anzi le era spesso accaduto, aprendo con poca attenzione l'ombrello della mamma, di farsi male ai diti. Quello che la nostra bambina non aveva mai osservato, si era la curiosa processione d'ombrelli che sfilava sotto la sua finestra.

La fanciulla non capiva che cosa significasse quell’atto, per cui l’uomo si accosta così gentilmente alla forma di un’anfora col manico. Ma ella vide che Rodrigo di Xeres e Luigi di Torres facevano lo stesso, pigliando a braccetto due altre donne di Bohio, e si adattò subito ad imitar le compagne.

Davvero, continuò Orazio, io credo avergli sfondato lo stomaco col manico del pugnale, che mi ero adattato sul petto; ed anch'io mi sento indolenzito, perchè lo stringevo con rabbia, e con paura: ve' come sono concio da quella criniera di cavallo insanguinata; il sangue della vescica mi ha imbrodolato tutto, e mani, e seno, e braccia...

Ora se lo preme delirante contro il seno, e col manico del pugnale ammacca le costole e il petto del conte, che mugola pel nuovo spasimo, e poi lo bacia, e lo ribacia con le labbra ingrommate di sangue. In breve mani, seno, faccia, e capelli del conte grondano sangue: non poteva tenere gli occhi aperti e la bocca senza che se ne sentisse piovere dentro caldi ruscelli, e accecarlo, e soffocarlo.

Un altro oggetto d'amore, era un paio di forbici da ricamare, molto fini, taglientissime, col manico di oro; erano servite a una donna per tagliarsi le due lunghe, folte, bellissime trecce nere, per gittarle ai piedi di Carlo, inutilmente. Costei era tanto brutta! E sgraziata e antipatica, inoltre! E di animo bizzarro, capriccioso, insopportabile, insieme a ciò! Carlo la guardava con ripulsione; lo faceva degli sgarbi; le diceva delle impertinenze; le dimostrava in tutti i modi il disgusto che ella gli ispirava. Ma ella lo amava. Goffa, non giovane, brutta, vestita grottescamente, nervosa, nevrotica, piena zeppa di difetti fisici e morali, ella lo amava e lo perseguitava con questo amore. Erano tali o tante le frenesie che questa donna commetteva, nell'ebriet

A voi queste alzate d'ingegno non mancano.... Ha altro da comunicarmi? chiese il Bello, inchinandosi a quella lode meritata. , che troviate il Guercio, per dargli l'appuntamento ed esser sicuro di lui e de' suoi compari. Fino a domani, poi, cercherete di stargli a' fianchi, perchè non vi giri nel manico. Perciò vi consiglio, per questa sera, a lasciare in disparte anche la Violetta.