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Aggiornato: 12 giugno 2025


Il Ministero non si reggeva; troppi erano e compatti gli avversari; gli amici, parte disanimati, parte titubanti e si temeva che avessero a girare nel manico. Ariberti ebbe piet

Da un manico di rame, o d'ottone, o di corno, un po' curvo, e lavorato a trafori che lascian vedere delle striscioline di talco di varii colori, balza fuori, producendo un rumore simile a quello d'una raganella, una lama larga come la palma della mano, lunga due palmi, acuta come un pugnale, della forma di un pesce, ornata d'intagli colorati di rosso che paion righe di sangue rappreso, e d'iscrizioni minacciose e feroci.

Ora Ezio s'era dato tutto agli studî seri, voleva prendere la sua laurea, non perchè avesse bisogno di attaccare un manico al suo nome, ma perchè non si dicesse da nessuno ch'egli non aveva saputo fare quel che cento imbecilli sanno fare. L'orgoglio non è sempre al servizio del diavolo: e una volta inforcato questo cavallo, Ezio era uomo da camminare un pezzo sulla strada del bene.

, grazie, dice Anne-Marie, appressando all'orecchio il manico del violino, e con le dita della destra pizzicando leggermente le corde. Poi, con gesto deciso e rapido lo appoggia alla spalla sinistra e si mette in posizione. Di nuovo il direttore d'orchestra batte due colpi secchi sul leggìo, e alza il braccio. Br-r-r-r-r-r, rullano i timpani.

Allora, impauriti del procacciarsi, in quei momenti di terrore organizzato, un'arme in Torino, mandarono un membro del Comitato, Sciandra, commerciante, oggi morto, per la via di Chambery a Ginevra, a chiedermi l'arme e avvertirmi del giorno. «Un pugnaletto con manico di lapislazzuli che m'era dono carissimo, stava sul mio tavolino: accennai a quello, Sciandra lo prese e partì.

Sareste per caso venuto a chiedere che io mi ripigli ciò che vi ho detto? Amerei meglio farvi dire dell'altro da quella bella milanese, che non avete voluto saggiare, dalla punta dal manico, all'osteria dell'Altino. Così dicendo, Anselmo Campora accennava il suo spadone, che pendeva dalla parete al posto della libbia pasquale.

Uscito dalla casa penale gli andò sopra con un coltellaccio e glie lo ficcò nel ventre fino al manico. Il Carbone parlava di questo omicidio con dei tremiti i quali rivelavano che la belva aveva ancora sete di quel sangue. Il Carbone mi diceva che la sua famiglia era agiata e possidente.

Prese un coltello, ne introdusse la lama nella fessura dei cassetto, poi si appoggiò con forza sul manico per dare uno strappo ai chiodi della serratura; ma accadde che i chiodi non si smossero menomamente e si spezzò la lama.... Ricorse a un altro coltello più robusto, più largo... si ruppe ancora.

Eccola! l'isola dei portenti; la patria di Cerere, d'Archimede e dei Vespri, cioè dell'intelligenza e del valore. Archimede, prototipo dei favoriti dell'Onnipotente, trovava il globo da lui abitato cosa insignificante, paragonato all'infinito, e chiedeva una leva, il manico d'una scopa, per smuovere questo domicilio d'insetti. I Vespri! E qual popolo della terra ha i vespri?

Ai due ceti lo spadino non bastava; ci voleva pure, a compimento della moda, un bastone, il cui manico con fiocchi di seta e d’oro, avea sovente un valore cospicuo.

Parola Del Giorno

fuligginosa

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