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Aggiornato: 20 luglio 2025
Io lei rimiro ed essa Sui piè diritta e rigida Guarda il borghese ignoto che la guarda E non sappiam che dire. Qual scienza mai d'una barbara capra Intese i biascicati sillogismi? Del mio scarso viatico Porgo alla bestia un morsellin di pane, Che lieta il muso sporge E mangia e ancor ne chiede: io la cornuta Testa carezzo, chè gi
"A che ora si desina domani?" "Alle cinque. Del resto.... qui si mangia poco.... paesi caldi.... tutti si tengon leggeri.... di qualunque nazionalit
Non c'era giorno che fra le cognate passasse senza rimproveri e grida: Rugger le ha mille volte separate, perché l'una con l'altra non s'uccida. Talor non mangia a mezzo, e le ha lasciate a mensa in man del ciel che le divida, e poi la notte dalla moglie avea tormenti che portar non gli potea.
Ma non sai tu che in su' cavalli si sta desto, nelle strade si camina, alla tavola si mangia, nelle panche si siede, ne' letti si dorme e ne' forzieri si muore? CALANDRO. Come si muore? FESSENIO. Si muore, sí. Perché? CALANDRO. Cagna! L'è mala cosa. FESSENIO. Moristi tu mai? CALANDRO. Non, ch'io sappia. FESSENIO. Come sai, adonque, che l'è mala cosa, se tu mai non moristi?
Numa, insensibile ai complimenti, dopo essere stato un pezzo colle zampe tese, tentava liberarsi dando scossoni, facendo giravolte. È un'intelligenza fenomenale!... È un cuore!... Se appena ho un dispiacere, il povero Numa capisce tutto, diventa subito malinconico, non mangia più.... E Matteo, commosso, fece per accarezzarlo, ma il gatto, pronto, gli graffiò una mano e riuscì a svignarsela.
La sua voce era carezzevole, ma i suoi occhi la scrutavano. La fanciulla ebbe daccapo un imbarazzo sotto quello sguardo. Come volete, come volete, disse in fretta: ma perchè tanta roba? Eh! mia cara, se non si mangia nei giorni buoni, non si mangia mai più. Che cosa fate qui sola? Venite di qua.
Lei me la mangia per panettone.... prese a dire la Paolina, togliendomi la bimba dalle mani: e nel dire questo vidi che rideva al di sotto delle lagrime, un effetto di sole attraverso la pioggia, una bellezza da mettersi in ginocchio ad adorarla.
GIULIO. Mentre hai detto cotesto, aresti risposto a quanto voleva. Mastica sa queste cose? SQUADRA. Come non le sa, s'egli ha portato e riferito l'ambasciate e ogni giorno mangia col capitano? GIULIO. Mi sapresti dir dove fusse? SQUADRA. Ove si mangia o si tratta di mangiare. GIULIO. Tutto questo sapevo io. SQUADRA. Perché dunque ne me dimandi?
L'ho incontrato tra le dodici e le dodici e mezzo, in via di S. Vincenzino, tutto imbacuccato in un soprabito d'inverno, in mutande. Eravamo ai tanti d'agosto e c'era una splendida luna. Dove vai, a quest'ora, da queste parti? gli domando. Sei tu? risponde A mia moglie è venuta una voglia. Vuol mangiare una carota. Dice che non può dormire, se non mangia una carota.
Non mangia, non dorme, povero Pierin! Ma poi si consolarono perchè Evelina continuava a ripetere che la causa dell'abbattimento, del malessere di Pietro, era soltanto la stanchezza per il troppo lavoro; un po' di anemia, di esaurimento nervoso, dopo tante inquietudini, tante agitazioni....
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