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Aggiornato: 27 giugno 2025
Sì, signora... Il marchese divenne sempre più burbero, e la signora peggiorava tutti i giorni. Una notte vennero a chiamarmi; corsi da lei, e fui spaventata dallo stato in cui la trovai. Qual cambiamento! Mi guardò in modo da muovere a compassione i sassi. Mi pregò di chiamar il marchese, che non si era fatto vedere per tutto il giorno, avendo cose segrete da comunicargli. Venne; parve afflittissimo di vederla così malata, e parlò poco. La mia padrona gli disse che si sentiva moribonda, e desiderava parlargli senza testimoni; io uscii, e non mi dimenticherò mai l'occhiata che mi lanciò in quel momento. Allorchè rientrai, dissi al padrone di mandar a chiamare un medico, immaginando che il dolore gl'impedisse di pensarvi; la signora rispose ch'era troppo tardi: ma egli pareva non crederle, e riguardare la sua malattia come leggera. Di lì a poco cadde in terribili convulsioni; urlava orrendamente. Il marchese fece partire un uomo a cavallo per cercar il medico. Io restai presso la marchesa, procurando di sollevarla. In un intervallo molto doloroso mandò a cercar di nuovo il padrone: egli venne, ed io voleva ritirarmi, ma ella desiderò che non m'allontanassi. Oh! io non mi scorderò mai quella scena. Il marchese perdeva quasi la ragione; ma la signora gli parlava con tanta bont
Intenda la sua beatitudine chiunque, tra' miei più giovani lettori, ne ha ancora parecchi da mandar giù e griderebbe volentieri: transeat a me calix iste, se nulla nulla sperasse di essere esaudito. In verit
Di mandar lettere non si fidava, e diceva al Vharè, sovente, tanto per scusarsi: quando mi metto allo scrittoio e comincio a scriverti, mi sento presa da una soggezione strana che mi turba, mi confonde, mi fa perdere le idee e le parole. Tu hai tanto ingegno! Tu sai tante cose, ed io, invece, non sono altro che una povera... ignorantina!
E andava mulinando col cervello come farebbe. "Glieli manderò col procaccino," pensò la bimba; "ma gli è davvero strano il mandar regali a' proprii piedi! E quanto sar
Neanche qui c'era da replicare; e il virtuoso Ximenes si contentò di mandar fuori un sospiro. Sentiva anch'egli che il suo re Ferdinando, con una buona causa alle mani, si era adoperato fin allora con indegni artifizi, come se l'avesse cattiva?
Lucrezia... Oh! Lucrezia. È par fatale, che queste Lucrezie abbiano a mandar sempre sottosopra i nostri cervelli romani. Questa volta però non far
Se credete che mi lasci prendere in giro da voi altri! diceva egli tra sè. Non sono un'aquila, è vero; ma neanche uno struzzo, da mandar giù ogni cosa. Del resto, ridete pure dei fatti nostri. Abbiamo due milioni di dote, e possiamo rider noi con più gusto. Ma via, al diavolo i Gamberini, e andiamo dal sottoprefetto. Povero cavaliere! Come sar
Ma questo tu sai pur che non si puote fare in un punto, come pensa, forse: perché bisogna prima comandare che sia portata; e poi far ch'ogni notte venga da sé, senza mandar per lei. E questo poi non manca. Giá lo feci per uno ambasciator di Portogallo che mi donò cinquecento ducati in tanti razzi: e feci che, in un'ora, l'ebbe nel letto.
Era una notte d'agosto. Muta l'aria, e il cielo ingombro di nuvole nere, che passavano lentamente sulla luna; un'afa, una quiete nell'atmosfera, come quando s'avvicina un temporale; le muraglie della carcere, che, percosse tutto il dì dall'infocato sole, parevano mandar fuori tuttora una vampa; e d'ogni intorno, nel cortile delle prigioni, silenzio e oscurit
Il conte aveva fatto partire segretamente un suo servo nella barca di Montoni per mandar cercare i suoi suonatori e la propria gondola.
Parola Del Giorno
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