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Io non so nulla di ciò che voi pensiate, che proviate per certe donne... ma so che tu mi fai soffrire. Queste parole furono dette dalla vergine, con una ineffabile espansione. Ah, se anche tuo padre non fosse l'uomo che egli è sclamò Enrico quasi per scusarsi se non fosse lui che mi sforzò a far la vita che faccio. Oh, ma perchè?

Finchè non aveva incontrato il Vérod, il suo cuore era oppresso, la sua vita piena d'amarezza, le sue speranze tutte fallite; ma ella poteva ancora rispettarsi. Nell'amarezza del disinganno aveva, , potuto deridersi ed avvilirsi affermando d'essersi unita col principe Alessio non per raggiungere un nobile scopo animata da un sentimento purissimo, ma per appagare le proprie brame, semplicemente; tuttavia ella doveva sentire che il suo unico fallo restava attenuato. Una seconda caduta non solamente non poteva in alcun modo scusarsi, ma avrebbe anche confermato lo scettico giudizio che di lei aveva dato il primo amante. «Il tuo sacrifizio ti costa, vuoi ottenerne il compenso, lo cercherai in un altro amore; non dubitare; qualcuno te l'offrir

L'accusato diventa rosso, non sa come scusarsi, poi, volendo in qualche modo attenuare la sua colpa: «Signori, esclama con voce commossa, li prego di perdonarmi, io sono pizzicagnolo di professione. Passeggiavano due amici, Pietro Migliara e Giacomo Stellero, fuori di Porta Nuova a Milano, in vicinanza del Naviglio. Improvvisamente odono gridare: soccorso! Che sar

La magistratura ordinaria invece venne meno al proprio dovere e senza che in modo alcuno possa scusarsi. Non resistette all'invadenza di chi in nome dei pieni poteri accordatigli credette potere impunemente calpestare statuto e leggi; non sollevò alcun conflitto; essa stessa invocò il principio della retroattivit

Ah, se i medici fossero onniscienti!... Del resto, se n'è accorto l'altro giorno... E fu per suo consiglio che Diana ti mandò quel dispaccio.... Ero legato esclamò Alberto Varedo volendo scusarsi. Legato con le mani e coi piedi... Non potevo partire. È stata una fatalit

La mattina seguente appena levato, mi affacciai alla finestra, ch'era al secondo piano, e vedendo i tetti delle case dirimpetto, riconobbi, con meraviglia, che il Bismark era da scusarsi se aveva creduto di veder dei fantasmi sui tetti delle case di Rotterdam.

Il canto di quel gufo era davvero di cattivo augurio: gli avesse a incogliere qualche disgrazia? E gli si presentò dinanzi agli occhi la morte, col suo sinistro riso di scheletro; vide dietro di lei il buio dell'ignoto.... parvegli di sentir grida e gemiti, e fu preso dal terrore: sbattè le palpebre, come per far sparire quella tetra visione, mentre l'anima sua si rimpiccioliva, si rannicchiava basita nel fondo più riposto del suo corpo. C'era un Dio, l'aveva inteso dire: ogni scellerato (ed egli in quel momento riconosceva d'esserlo) doveva render conto delle proprie azioni a Lui, Giudice severo e inesorabile.... Aveva pur sentito parlare d'inferno, di pene eterne, nel fuoco eterno, tra gli eterni gemiti dei dannati.... E il bandito feroce, impasto di iena e di leone; lo strano innestatore che era venuto ad applicar le mazze del brigantaggio calabrese alla pianta incespugliata e rachitica del brigantaggio siciliano; l'uomo alla cui scuola dovevano perfezionarsi Umberto Riggio e Biagio Valvo, i quali a loro volta dovevano formare capi feroci quali De Pasquale, Leone, Rinaldi, Rocca, Capraro, Sajeva, Plaja ed Alfano, si frugò con mano febbrile nel petto, ne tirò fuori l'abitino della Madonna con un sacchetto gonfio di vari santi, e lo portò alle labbra fervorosamente. Allora tentò di scusarsi, d'attenuare la gravit

La collera dell'amata, indizio sicuro della sua innocenza, quell'appuntamento ai Giardini che provava l'amore e l'arrendevolezza di Nora, calmarono subito il giovane. E col tono sommesso di chi vuol scusarsi, le raccontò che c'era stata una gran lite fra lui e il Direttore e che si erano guastati per sempre. Ero venuto anche per questo; per dirti che in casa tua non ci metto più i piedi.

Mastro Pasquale e il cugino Santo se ne stettero due settimane come volpi in sospetto. Il primo, a chi gli domandava dov'era stato, rispondeva, in Palermo a comprar coiame: il secondo nella Piana di Benfornello a badare le donne che raccoglievano le ulive; il su Francesco aveva voluto così. E si stringevano nelle spalle, come per scusarsi d'aver derogato alla sua condizione di maestro. Intanto osservavano, ascoltavano, mettevano una parolina qua e l

Il buon prete cercò sulle prime di scusarsi, disse: È vero, la lampada della chiesa manca spesso d'olio, perchè io non cerco mai un soldo alle mie pecorelle gi