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Aggiornato: 19 maggio 2025
Mi affacciai alla porticina che dava nel cortile del presbiterio; anche l
Mi avanzai verso il santuario, con cautela. Prevedendo il caso che mia madre dormisse, camminavo piano per non disturbarla. Discostai le portiere, mi affacciai dalla soglia. Udii infatti un respiro di dormiente. Vidi mia madre addormentata su una poltrona accanto alla finestra; vidi, fuor della spalliera d'un'altra poltrona, i capelli di Giuliana. Entrai.
Non è nulla! balbettai... incomincio a rimettermi... e poco dopo mi alzai macchinalmente. Venite... venite dunque, mi ripeteva la Veronica. Avanzai barcollando, e senza sapere ove andassi, mi affacciai alla finestra. Oh quale spettacolo!... una vezzosa bimba, portata sulle braccia d'una contadina brianzola, mi mandava un bacio. Era il primo bacio della contessa Savina... a suo nonno.
La mattina seguente appena levato, mi affacciai alla finestra, ch'era al secondo piano, e vedendo i tetti delle case dirimpetto, riconobbi, con meraviglia, che il Bismark era da scusarsi se aveva creduto di veder dei fantasmi sui tetti delle case di Rotterdam.
Passai il ponte, giunsi sulla piazzetta che si apre sulla riva sinistra, mi affacciai ad una delle strade che conducono verso la cattedrale di San Paolo: erano deserte; voltai a destra, e mi trovai dopo due o tre giravolte nel mercato dei pesci, in una strada stretta, umida, nera, piena di carri e di gente da poterci appena passare; andai oltre, in mezzo a un così acuto odore di aringa, che in capo a pochi minuti avrei potuto far colezione fregandomi il pane sui panni; giunsi alla Torre famosa, la Bastiglia di Londra; le girai intorno, guardando con sospetto le sue mura sinistre: ed entrai frettolosamente nella citt
Ed io (aveva risposto) voleva buttar giù nel fosso la mamma e la figliuola; ma per fortuna, siccome ero un po' briaco, presi la bimba e mi affacciai alla finestra, e gi
Dormire! Era la prima volta ch'io vedeva levarsi il Sole sulla Spagna: come potevo dormire? Mi affacciai a un finestrino, e non ritirai più la testa fino a Barcellona. Ah! nessun diletto può star a fronte di quello che si prova entrando in un paese sconosciuto, coll'immaginazione preparata a veder cose nuove e mirabili, con mille ricordi di fantastiche letture nel capo, senza pensieri, senza cure! Inoltrarsi in quel paese, spaziar collo sguardo, avidamente, da ogni parte, in cerca di qualche cosa che vi faccia capire, quando non lo sapeste, che ci siete; riconoscerlo, a poco a poco, qui in un vestito d'un contadino, l
E con un passo leggero varcò la soglia. Io tornai alle mie stanze. Apersi la finestra, mi affacciai per veder lei nella strada.
Allorchè entrammo nell'albergo di Norma e l'albergatore ci condusse nella nostra stanza, mi affacciai alla finestra e tutta la superba bellezza della pianura marittima si offerse a' miei occhi. Subito sotto di me, ai piedi del monte, scorsi una cerchia di mura coperte di ellera in mezzo alle quali si levavano delle curiose collinette, che sembravano fatte di fiori. Qua e l
Mi affacciai alla finestra odorando distrattamente il mio mazzetto avvizzito. Essa comparve improvvisamente, e mi sembrò di scorgere nel suo rapido sguardo un leggiero indizio di sorpresa, dissimulato ben tosto, ma non abbastanza prontamente da non lasciarmi indovinare dal cipiglio severo un senso di malcontento, che interpretai come un effetto di gelosia.
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