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A sturbarle però almeno un istante quella calma, il villano bussava, rumoreggiava attorno alla porta, alzava in tono minaccievole quella sua voce rantolosa e squarciata: un ribrezzo correva per la persona alla Margherita, e lunga pezza il cuore le batteva convulso: il canto per tutto quel giorno era interrotto: lugubri fantasie si attraversavano alla sua mente, e piangeva, e invocava il nome del Signore, e lo supplicava di potere una fiata, una sola, per un sol momento rivedere lo sposo, il suo figlioletto!

Questa interpretazione si accorda benissimo colle parole che denotano il motivo del castigo quello cioè «di non avere essi santificato Iddio». E quasi la giustizia divina non si tenesse tuttavia paga del castigo inflitto a quella generazione, i nostri dottori vogliono ch’essa sia uscita in queste lugubri parole: «Voi piangeste questa notte senza verun motivo.

Non hai più nulla da fare, nel mondo; vattene via, nella fossa comune, ivi non sono creditori, appariscono più i divini e dannati occhi azzurri che furono la causa della tua morte. Lampeggiarono, gli azzurri occhi, a queste ultime parole. Julian Sorel li guardava e ne beveva il veleno di morte, Julian Sorel udiva la chiara e ferale voce e ne sentiva, al cuore, le mortali, le lugubri vibrazioni.

94 In questa parte il giovene si vede col duca sfortunato degl'Insubri, ch'ora in pace a consiglio con lui siede, or armato con lui spiega i colubri; e sempre par d'una medesma fede, o ne' felici tempi o nei lugubri: ne la fuga lo segue, lo conforta ne l'afflizion, gli è nel periglio scorta.

Certamente; e ti darò da comperarne altri meno lugubri, dacchè una fanciulla da pari tuo non ha da usare colori foschi, neri; lo vedi, io, quando vissi, li costumava verdi... E per le funi come si fa? Mio padre ne tiene... E i veli? Vengono somministrati dai fratelli della Misericordia... e qui Virginia proruppe in uno scoppio di pianto.

Povero Maestro Armando! sospirò Carlo, poichè l'ebbe tristamente considerato; e la sua anima si abbandonava a lugubri meditazioni, quando alzata la faccia vide disegnarsi su l'orizzonte alcune vele, che secondate dal vento tentavano prendere la terra; ed ecco che Carlo, dimentico di ogni altra passione, anelante tra il timore e la gioia, si leva in piedi, intendendo a scoprire se fossero sue. La piet

La cappella di san Tommaso dei Cènci nel giorno dieci di agosto compariva parata a lutto: lungo le pareti pendevano lugubri gramaglie: da per tutto si vedevano ghirlande di fiori intrecciate con rami di cipresso: sette sepolcri di marmo nero scoperchiati aspettavano i morti, a guisa di bocche co' labbri aperti ansiose di bevanda: avevano tutti una iscrizione medesima, ed era questa: Mors parata, vita contempta .

Ed io lo credo; però tanto più mi maraviglio come, travagliato da tanto domestico lutto, le basti la mente per dare opera alle incumbenze del suo officio, le quali, faticose e per propria natura malinconiche, invece di sollevarla devono mantenere nello animo suo lugubri considerazioni.

Quegli apparecchi eran lugubri; si facevano in silenzio. Imperocchè ognuno di quelli oggetti aveva la sua storia dolorosa: essi ricordavano una memoria cara, un cordoglio, una miseria, una gioia, una sofferenza.

«Inoltre, Lulù è graziosa e ti vuol molto bene... E tu sai di non poter fare a meno di lei!... Ricordati, Anima mia, che in certe notti di novembre, in una di quelle notti, lugubri e tutte intirizzite di stelle freddolose, in cui l'orgoglio del Genio crolla ad un tratto nel nulla... in una di quelle notti astiose, piene di rancore, in cui il coraggio e la forza si sgretolano come per incanto... ricordati, Anima mia, che ella seppe pacificare il tuo povero cuore con una sola carezza... anzi, con un solo sorriso!...