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94 In questa parte il giovene si vede col duca sfortunato degl'Insubri, ch'ora in pace a consiglio con lui siede, or armato con lui spiega i colubri; e sempre par d'una medesma fede, o ne' felici tempi o nei lugubri: ne la fuga lo segue, lo conforta ne l'afflizion, gli è nel periglio scorta.

Percote il petto, e con la man dolente Le bende straccia, indi le chiome aurate, Poi con singulti fece udire ardente, Il suono afflitto de le voci amate: Ne l'empio risco, e nel gran mal presente Deh risorga, Ottoman, l'alta pietate, Che nel petto real da prima sorse Mirando me di me medesma in forse.

94 Tornò Grifon con la medesma antenna, che 'ntiera e ferma ricovrata avea, ed in tre pezzi la roppe alla penna de lo scudo al signor di Lodicea. Quel per cader tre volte e quattro accenna, che tutto steso alla groppa giacea: pur rilevato al fin la spada strinse, voltò il cavallo, e vêr Grifon si spinse.

Lo ben che fa contenta questa corte, Alfa e O e` di quanta scrittura mi legge Amore o lievemente o forte>>. Quella medesma voce che paura tolta m'avea del subito abbarbaglio, di ragionare ancor mi mise in cura; e disse: <<Certo a piu` angusto vaglio ti conviene schiarar: dicer convienti chi drizzo` l'arco tuo a tal berzaglio>>.

1 Alcun non può saper da chi sia amato, quando felice in su la ruota siede: però c'ha i veri e i finti amici a lato, che mostran tutti una medesma fede. Se poi si cangia in tristo il lieto stato, volta la turba adulatrice il piede; e quel che di cor ama riman forte, ed ama il suo signor dopo la morte.

20 Una voce medesma, una persona che paruta era Angelica ad Orlando, parve a Ruggier la donna di Dordona, che lo tenea di medesmo in bando. Se con Gradasso o con alcun ragiona di quei ch'andavan nel palazzo errando, a tutti par che quella cosa sia, che più ciascun per brama e desia.

La cui allegoria brevemente si considera, che rimirando e attendendo troppo alla vaghezza corporale, a morte intellettuale ciascun si produce. Corretto col P. 303. Comincia il XXXI Capitolo Una medesma lingua pria mi morse che mi tinse l'una e l'altra guancia E poi la medicina mi riporse

28 L'implacabil Discordia in compagnia de la Superbia si messe in camino, e ritrovò che la medesma via facea, per gire al campo saracino, l'afflitta e sconsolata Gelosia; e venìa seco un nano piccolino, il qual mandava Doralice bella al re di Sarza a dar di novella.

Cotesti vanno al «Rampino». Ma che bisogna piú cose? Non c'è persona che vada a torno che non alloggi a questa insegna. Dai sanesi in fuora, che, per esser quasi una cosa medesma coi modanesi, non giongan prima in questa terra che truovan cento amici che se gli menano a casa loro, signori e gran maestri, poveri e ricchi, soldati e buon compagni, tutti corrono al «Matto».

In van da gli atti miei pena raccogli, Falso argomenti, e te medesma inganni; Reina, dal timor l'alma disciogli, Chè non è stella in Ciel, che ti condanni, Anzi a tua vita ritrovar conforto Aperto varco e non fallace ho scorto.