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Aggiornato: 20 giugno 2025
Reso più ardito dallo sdegno, dall'angoscia, dalla gelosia, che gli bruciava il sangue, fissò la Baby; essa in quel punto volgeva gli occhi amorosamente verso il ritratto di suo marito. Andrea si alzò con impeto; era diventato livido. Se Giuliano fosse entrato in quel momento, egli si sarebbe avventato contro di lui. La Castelguelfo e il Baldi si scambiarono un'occhiata di intelligenza.
Non erano ancora n'entrati nella capanna che il beduino, che tutto aveva udito, slanciavasi fuori dai cespugli. Era pallido, anzi livido; aveva le ciglia aggrottate, lo sguardo acceso, le labbra contratte e i denti bianchi e aguzzi come quelli di uno sciacallo, collericamente stretti. Sul suo volto leggevasi l'ira appena frenata.
Il Cavaliere, che pareva il capitano, comandava alla masnada si cacciasse dietro Manfredi, e lo difendesse fino all'ultimo sangue. Bruttissimi fatti vedevano in passando, e degni di vendetta; pure, come chiamati da più grave faccenda, non li vendicavano. Alla svolta della piazza di Santa Maria delle cinque Torri ne contemplavano al chiarore dell'incendio uno incomportabile: sopra un trafitto plorava, mettendo angosciosi guai, una bella giovanetta (se fosse moglie, od amante, non si sapeva); singhiozzava forte, e tra i singhiozzi con dolcissimi nomi lo appellava, e gli teneva discorsi, come se quello fosse stato un convegno di amore; così veemente l'agitava la passione, che fingendosi il cadavere a quel modo che le s'era presentato alla mente nei giorni felici, non lo vedeva adesso lacero per mille piaghe, livido d'infinite contusioni: aveva le labbra pendenti, immobili, sparse di bava sanguinosa; nondimeno ella vi accostava le sue, e ve le figgeva quasi a libarne il liquore della volutt
Corsi di sopra, piombai su quel disperato, che al mio comparire si fece livido; poi non so dire quel che sia avvenuto. Pare che l'emozione fosse troppo forte per il vecchio malaticcio, o che una violenta stretta di cuore soffocasse insieme la bile, il sangue e la vita.
Nel punto che l'arma omicida rompeva le sue carni, che gli occhi suoi chiudevansi alla luce, aveva ella imprecato? L'ultimo pensiero della sua vita poteva essere livido? Quando il Vérod si proponeva queste domande, la risposta non era dubbia per lui. Ella aveva perdonato. Doveva egli perdonare a sua volta? Se voleva essere degno di lei, non doveva seguirne l'esempio?...
Quante volte, nell'amore più alto di temperatura, nelle loro grandi giornate, egli si era sgomentato, così, di quel volto esangue che nessuna emozione di tenerezza, di entusiasmo, di languore coloriva, giammai! Il bacio più impetuoso rendeva più pallido il posto dove le labbra lo mettevano, sul viso esangue: e un morso vi poteva lasciare un livido, mai mettervi un rossore.
Livido di sdegno e di rabbia, Gasparo Rialdi, appena ricevuto quel foglio, si presentò al suo comandante pregandolo d'accordargli un congedo d'un mese per motivi gravissimi di famiglia.
Elia, il padre di Marzia, era stato raccolto in Roma, e faceva parte della comitiva. Povero vecchio! Le membra slogate dalla tortura dell'Inquisizione pretina, ed il volto scarnato, e livido dai patimenti faceva compassione il vederlo!
L’amore in livido gorgo s’affonda; ma ancor del valzer spumeggia l’onda. Con lunghi brividi, con molli e perfide carezze avvinghia, trascina, intorbida l’anima e il senso. Oh, fra le immemori ultime spire così sparire: di mari ignoti naufraghi ignoti, non soffrir più!...
Egli correva, correva: uscì da porta S. Brigida, e senza rallentare il passo, via per la salita. Sboccò nella spianata che non ne poteva proprio più: il suo petto era un vero mantice, aveva le narici strette, con due fessette pallide dai lati, il volto tra livido e pavonazzo.
Parola Del Giorno
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