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La strada c'era sembrata lunga. Perciò non appena arrivammo a casa sua, ci chiudemmo nel suo studio e di tacito accordo si venne subito all'argomento. Egli parlò per più di tre ore col linguaggio sobrio e al tempo stesso colorito di un uomo di mondo che discorre di cose serie.

Sant'Aubert non poteva rispondere: strinse Emilia al cuore: le loro lacrime si confusero, ma non erano più lacrime di tristezza. Dopo questo linguaggio del sentimento, ogni altro sarebbe stato troppo debole, ed entrambi stettero silenziosi. Sant'Aubert parlò in seguito secondo il consueto, e se lo spirito non era nella sua ordinaria tranquillit

Come è monca la vita! quanto perplesse e dubbiose le sue rivelazioni, quanto oscuro il suo linguaggio!

«Lo sappiamo! entrò a dire il colonnello, parlando la lingua italiana, con accento italiano, e levando allora soltanto il capo dalla carta, su cui era venuto studiando tutt'occhi con Dumorbion: ma se invece di declamare le pagine vecchie della vostra storia, voi italiani badaste a farne scrivere di nuove e gloriose, meglio per voi, per noi, per tutti!.... E qui mutando il linguaggio in francese, e voltandosi al vecchio Dumorbion, proseguiva: Cittadino generale, questo giovane viene a parlarvi in nome de' suoi compatrioti....?

Prima per altro conviene che mi domandiate conto dell'esser mio; non potrei essere un plebeo indegno di misurarsi con un nobile paladino? Il vostro linguaggio, sebbene ironico, nol dimostra; ma in questo caso potrei far adoprare il bastone da' miei servitori. Semprechè io, con vostra buona grazia, avessi la volont

Gli avevano detto che, segnato il contratto, Genova avrebbe dato danaro, e il Piemonte soldati e il governo invece andava or più che mai stimolandolo a sagrificî, e assumendo per la prima volta linguaggio inquieto. Gli avevano parlato di capitale, e di altro che il Piemonte, commosso dall'atto fraterno, gli avrebbe consentito con entusiasmo e ascoltava invece discussioni esose d'ostilit

La prima risposta fu pronta come la parola dell'istinto, determinata come il linguaggio della coscienza: correre a Milano, allietare la notte dello sciagurato con un raggio di luce confortatrice, con una parola affettuosa, con una carezza.

Quelle armonie erano un linguaggio noto ed inatteso, che trovava le vie del suo cuore, meglio d'ogni più dolce, o più acerba parola.

Cavallotti e che l'occhio vigile del Generale Morra di Lavriano lascia allegramente passare mentre sequestra il discorso del Procuratore generale e i telegrammi commerciali con linguaggio convenzionale.

Dettati nel puro e gentile idioma toscano, questi libri parlano al fanciullo il suo linguaggio, lo dilettano, lo avvezzano a vedere, ad osservare il mondo esteriore, come ad amare il bene morale.