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Aggiornato: 12 giugno 2025


Avendo alquanto coltivato la poesia sin da' giovenili anni, e trattone dolcezza, non so cessare d'amarla, e di lasciarmi talvolta da essa ispirare scrivendo i miei più intimi pensieri e sentimenti. Così son nati i versi che oggi m'avventuro di pubblicare, sebbene sia consapevole essere in questi il buon desiderio molto maggiore del merito, e sebbene soglia dirsi nell'et

«Avrei voluto scrivere a Max di troncare ogni corrispondenza con me; di dimenticarmi, di lasciarmi tutta ai miei doveri. Ma non ne avevo il coraggio. Ed aspettavo la sua lettera con tutta l'ansiet

Drollino disse intenerita la Duchessa vuoi proprio lasciarmi Mia?... Ma non ti rincresce.... davvero? No, no.... non mi rincresce.... Tanto, non saprei come fare a condurla ora.... e poi è giusto.... perchè, si ricorda?... è stata lei che me l'ha fatta avere.... Gli pareva di compiere un doloroso atto di giustizia.

Abd-el-Kerim, continuò Elenka con voce affascinante. Non respingermi, non lasciarmi sola al mondo, non tradirmi. Che ti feci mai io per essere trattata così crudelmente? Forse che sono colpevole di averti troppo amata? Non è vero che tu mi ami ancora? Non è vero che il tuo cuore palpita ancora per me? Dimmi di , dimmelo Abd-el-Kerim, oh! dimmelo, fammi ancora una volta felice.

E, dimenticando, nello spavento di quell'istante, le forme rispettose ch'egli pretendeva da lei in presenza d'altri, anche del figlio, si lasciò scappar detto: Rispondimi, Lorenzo... non lasciarmi in tanta inquietudine. S'accorse in quella della presenza di Emilio e del sogghigno mefistofelico cui gli metteva sulle labbra quella famigliarit

Il vostro amoroso GIOVANNI. Amoroso? gridò Rosina, dopo avere a ciglio asciutto e con ferma voce letto la lettera sulla quale il sole che si tuffava nel Mediterraneo gettava un ultimo e patetico raggio. Amoroso? ah no, crudele, crudele! dovevi tu lasciarmi così? lo aveva io meritato? ahi misera, ahi misera!

Quando furono a pochi passi, Battista, deponendo il suo fardello a terra, disse a Lisa: Aspettami qui: io vado per una commissione; in cinque minuti mi sbrigo e poi ti raggiungo. Lisa s'aggrappò al braccio del suo compagno. No, non lasciarmi qui, sola, di notte. Ho una paura maledetta. E di che cosa vuoi aver paura?... Qui a quest'ora non ci passa nessuno... Ti dico che vengo subito.

E vuoi andartene ancora, e lasciarmi sola? domandò Emma, guardandola con gli occhi annebbiati. Non so, mamma; non interrogarmi, non turbarmi, oggi. Oggi io sono così contenta, perchè egli mi ama ancora; e non bisogna turbare chi è contento dopo un lungo dolore. Ma come, dunque, insistette Emma, se ti ama tanto non è venuto più qui? O mamma, cara, tu lo sai.

SIMBOLO. Il caso è da temerne; ma i consigli de' vecchi son tardi ché non si muovono con tanta fretta, e poi egli ha desio maritarvi in Ispagna. DON IGNAZIO. Or conosco la mia sciocchezza a lasciarmi persuadere da te di accettar il partito di mio fratello: con non men infelice che ignobil consiglio tu mi hai posto in tanti travagli.

E se non vuoi avere altri scrupoli di coscienza, non devi lasciarmi morire di crepacuore! La voce del portinaio Fabrizio Auff! Che c’è ancora? Margherita È il portinaio che mi chiama. La voce del portinaio Il signor Chianese, può salire? Margherita Non lo sapete che sono chiusa in casa? Fabrizio Bada che mi ha visto entrare. Margherita (a Fabrizio) Che novit

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