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Aggiornato: 13 giugno 2025


L'amore, che forse languiva, si ravvivò nell'anima di Gino Malatesti, battè l'ali sulla via dell'esilio con lui. Ah, quella donna! Se avesse sparsa una lagrima! Se almeno gli avesse fatto sapere quella cosa tanto naturale, tanto facile alle donne, come a tutte le creature deboli, e gliel'avesse scritta in due sole parole: «ho piantoCome lo avrebbe consolato, confortato a soffrire!

Opala si gittò alle mie ginocchia, e abbracciandole disse: Grazie, grazie, io pure vi amerò; io languiva qui così sola, così abbandonata... perchè vostro padre.... era vecchio vostro padre... e stizzoso! Voi siete tutt'altra cosa.

Disse, ed al fianco egli ripose il brando; E diè di man su la sanguigna riva A l'armi d'uno arcier, che palpitando Giacea piagato, e sul morir languiva; Era di Smirna abitatore, e quando Spogliar sentissi, egli la bocca apriva, E sollevando gli occhi omai gi

Il marchese andò via; non così la baronessa Manassero, vecchia pettegola, che s'accorgeva benissimo quanto la sua presenza fosse d'imbarazzo, ma ci pigliava gusto appunto per ciò. La conversazione languiva e la contessa Emilia aveva soffocato più d'un leggero sbadiglio sotto il fazzoletto di pizzo di Fiandra: ma la baronessa si mostrava inesorabile.

Appena la comitiva fu di ritorno in palazzo suonò il mezzo giorno: e quasi subito entrarono in una magnifica sala, ove venne servito un pranzo sontuoso. Ma l'atmosfera era per così dire fredda, glaciale. La conversazione languiva: nondimeno quel pranzo fu di una lunghezza interminabile, tanta era la copia dei cibi, delle bevande, delle pasticcerie.

La sua guerra contro gli Orsini ebbe però un esito inatteso e segnò uno splendido trionfo per questa casa minacciata da tanta rovina. Mentre Virginio languiva in un carcere a Napoli, dove poco dopo morì di veleno, difendevano eroicamente il suo castello di Bracciano il giovane Alviano e sua moglie Bartolomea, sorella di Virginio.

La sera, l'ufficialino doveva andare dalla marchesa per provare la musica. È naturale, quando la musica c'è, bisogna provarla. Ma quella sera la marchesa Clementina ci aveva i nervi e la musica dormì sul cembalo. La conversazione languiva, e il giovinotto, che era un compito cavaliere, dopo una mezz'ora di chiacchiere, in cui non aveva lasciato trapelare il menomo malumore, si accomiatò.

Lo scopo era raggiunto: io mi sentiva commosso fino al fondo del cuore, sentivo il rimorso della mia condotta, pensando che mentre un uomo laborioso languiva nello squallore d'uno spedale straniero e lontano, mentre una povera moglie desolata, una vecchia impotente, dei bambini innocenti soffrivano il freddo e la fame sotto la neve, io scialacquavo in una notte sbevazzando e giuocando, in crapulosa compagnia, ciò che avrebbe bastato a coprire quei miseri, a farli campare per molto tempo, a soccorrere un infermo, a pagare una vettura che lo avrebbe ricondotto alla sua famiglia senza disagio.

Violetta finalmente s’interrompeva, sorridendo d’un sorriso fatuo. Di nuovo, la conversazione languiva. Allora Violetta si metteva al pianoforte e cantava. Tutti ascoltavano, con attenzione profonda. Alla fine, applaudivano. Poi sorgeva l’Areopagita, col flauto. Una malinconia immensa prendeva li uditori, a quel suono, uno sfinimento dell’anima e del corpo.

La ribellione cominciò allora a fermentare nei Pescaresi, contro li ingiusti arbitrii; poichè sopraggiungeva la miseria e tutta la numerosa classe dei lavoratori languiva nell’inerzia e tutti i mercanti incorrevano in gravissimi danni. Il cholèra, scomparso dalla citt

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