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Aggiornato: 15 maggio 2025
CINTIA. Non bisogna saperla: perché mentre non la conoscete l'amate, conoscendola l'odiate; sotto la falsa sembianza la raccogliete e abbracciate, sotto la vera la scacciate e aborrite; non sapendo chi sia l'onorate, e avendola dinanzi agli occhi l'ingiuriate e oltraggiate e mostrate di non conoscerla. ERASTO. Chi è cotesta brutta disgraziata?
Da dolermi ho di mia crudel fortuna, anzi di lui, che fa la mia fortuna. Di te m'ho da doler, di te Tirinto, crudel Tirinto, or se mai 'l petto caldo ti sentisti d'amor: se punto amico se' de le dotte Muse, il petto caldo pur ti senti talor, e eterno amico se' de l'amate Muse, ahi crudo, e come puoi scurar dal suo amor l'acceso amante? Come tòrre a la Musa il suo poeta? Ben ti dovria Tirinto esser a grado d'udir al suon di Mopso e di Talia risponder Eco: e l'una e l'altra sponda del tuo bel fiume: il tuo bel fiume e Eco ti pon far fede che eia le pendici de l'alto giogo, onde 'l Dio del tuo fiume da l'ampio vaso versa i larghi rivi insin l
Voi l'amate.... molto? L'amo: quando si ama, si ama. Lo so -replicò ella, sempre senza fremito nella voce, sempre senza luce negli occhi. Lo so: domandavo.... così.... per sapere.
Quest'è quel poggio, che fra gli altri poggi è de le Muse il più diletto poggio: qui 'l grande Apollo ispira entro a' lor petti quella virtù ch'a lui 'l gran padre ispira; ed elle l'alme elette a i Dei più care, chiamano al verde de l'amate piante; e chiamanle al licor del chiaro fonte; chiamanle al chiaro fonte d'Ippocrene, eterno onor del sangue di Medusa.
POLISENA. Or poiché l'amate tanto, vostra sia; e farò che don Ignazio ve la conceda. DON FLAMINIO. Con una medicina mi sanarete due infermitá, di amore e di gelosia; e vi arò sempre obligo delle due vite che mi donate. DON IGNAZIO. O madre, non vi promettete tanto di me, ché ancorch'io volessi non potrei. POLISENA. Ben potreste, sí. DON IGNAZIO. E s'avesse il potere non avrei il volere.
Ciò non toglie, riprese il duca, che voi abbiate commesso un gravissimo errore, una colpa anzi, tentando gettare in me dei dubbj su donna Livia. No, poichè sapevo che l'amate al punto da.... Donna Maria aveva detto ciò con qualche ironia, trasportata dalla sua animosit
e tutti e sette mi si dimostraro quanto son grandi e quanto son veloci e come sono in distante riparo. L'aiuola che ci fa tanto feroci, volgendom'io con li etterni Gemelli, tutta m'apparve da' colli a le foci; poscia rivolsi li occhi a li occhi belli. Paradiso: Canto XXIII Come l'augello, intra l'amate fronde, posato al nido de' suoi dolci nati la notte che le cose ci nasconde,
Ah! voi l'amate, voi l'amate anche morto: ripigliava quel feroce: sta bene; siate pur lieta e superba del vostro infame amore. Vorrei aver potuto portar meco quel cadavere e gettarlo fra le vostre braccia amorose e dirvi: «Eccovi il vostro drudo, abbracciatevelo...» Vorrei potervi rinchiudere con esso, perchè ne aveste sempre innanzi agli occhi la bara, come ne avete nella memoria il pensiero.... Udite intanto com'egli sia morto. Ciò vi vorr
Quelle quattro lire, ridotte a parer due, erano proprio il primo frutto delle sue veglie; ma dentro c'era il ritratto di Lorenzo Salvani, suo fratello, suo protettore. Voi ben vedete, o padre, che la poverina non sapeva mentire. L'amate molto!
Voi l'amate da molto tempo? ricominciò lei, con quella intonazione d'indifferenza, che faceva più male di uno straziante singhiozzo. Da molto tempo. Da quando? Da.... sempre. Non avete mai amata alcun'altra? No: mai. Vi è un amore che altri non ne ammette. È vero: lo so ella disse, chinando gli occhi. Poi, tacque, pensando.
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