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Aggiornato: 9 giugno 2025


I due finestroni aperti verso il parco lasciavano entrare a folate il vento serale, in cui pareva gocciolassero le resine dei pini. Lord W., mio padre, stava seduto alla sua scrivania, con i due gomiti su la cartella, e súbito m’accorsi che la mia presenza inattesa gli dava una certa preoccupazione.

E a noi scettici e mistici in erba per contrasto, il Massarani viene a cantare la Odissea della donna; incurante che qualcuno possa sorridere o ridere della sua scappata poetica inattesa e stimata inopportuna.

Spuntava il sereno; non aleggiava vento Sulla spiaggia che il flutto batteva molle e lento, Da breve ora soltanto s'era levato il sole. La pura aura marina, che spira fresca ed ole Con un profumo amaro, facea ondeggiar la tela D'una tenda costrutta con una vecchia vela. Non una voce. Solo come un punto in distanza Qualche barca da pesca che lentamente avanza. Ma a un tratto dalla tenda una fanciulla bionda, Bella come la Venere che sorge in mezzo all'onda, Uscì qual visïone luminosa, inattesa. Sulle spalle superbe la chioma avea distesa, Ed il vestito bianco svelava la bellezza Delle sue forme pari alle antiche in purezza. I piedi sulla rena lasciavan delicata Orma di piante e dita che parevan di fata. Con gli occhi color d'aria dalle arcuate ciglia Guarda la giovin scena a cui ella somiglia Con una espressione di gioia giovanile. O la freschezza lieta d'un bel giorno d'aprile! Per toccar le conchiglie s'abbassava talora, Ed una ne ammirava tutta rosea, e sonora. Si soffermò un istante, gettò uno sguardo intorno All'orizzonte chiaro dove brillava il giorno, Formando una visiera della sua aperta palma, E poi ridente, piena d'una letizia calma Corse nel mar, siccome da alcun desir fatale Attratta, e avviluppata da un fascino ideale. Poi le mancò il terreno ed allungò le braccia, Le aprì, le riallungò, seguendo una sua traccia, E cominciò a nuotare con leggiadra baldanza. Gi

Il degno rappresentante del governo in Castelnuovo Bedonia non badò neanche più a dissimulare la sua ignoranza. Quella notizia così inattesa, così stravagante, lo aveva colto in pieno, lo aveva sbalordito.

Alvise, e questo non è amore?... Come foste ingiusto verso di me, Alvise! Come mi avete giudicata male! Egli che l'aveva ascoltata interdetto, pendente dal suo labbro, colpito da quella rivelazione inattesa, come ella ebbe finito le afferrò appassionatamente le mani: Oh! Loreta, esclamò subito, come posso io dirvi la gioia immensa che voi mi avete recato con le vostre parole?

E non poteva fare altrimenti. La salvezza del Generale e del compagno suo dipendeva dal trovare chi si assumesse l'incarico di traversare coi due profughi il mare dalla spiaggia tirrena alla ligure, e questo non poteva trovarsi che da Giccamo per la sua professione sempre in rapporto con uomini di mare. Era Pietro Gaggioli, detto Giccamo, onesto commerciante e buon patriotta di Follonica, e per di più deferentissimo ad Angiolo Guelfi per antica amicizia. Necessario quindi che il Guelfi parlasse in persona al Gaggioli, il quale si sarebbe piegato a fare per lui quello che non avrebbe fatto per altri. Partì infatti il Guelfi per Follonica la mattina stessa del 29, ed ebbe la fortuna d'incontrare Giccamo per via al Ponte della Pecora di ritorno a Massa insieme a suo figlio. Restò lietamente sorpreso il buon Giccamo dell'incontro inopinato di Angiolo Guelfi che non soleva mai tornare in quei luoghi prima del Novembre, e scesi ambedue dai loro baroccini si strinsero a colloquio sul margine della via. Espose il Guelfi la causa della sua gita in Maremma, e pregò l'amico quanto più caldamente potè a non tralasciare una circostanza così inattesa di giovare alla causa della libert

Scacci come uno straccione un frate, che ha dette per te tante bugie...? vai, che ho lavato la testa all'asino; ma nulla nulla che la palla mi balzi destra, se io non le do mio danno, vedraiFacendo queste ed altre querele, il frate s'allontanava da D..., invelenito per quell'accoglienza inattesa.

E voi, signore, da chi la tenete, voi? Questa dimanda, forse inattesa perchè audace nella bocca di un subalterno che parla al suo superiore, turbò Don Lelio. Don Lelio era paglietta. Egli aveva avuto non so che baruffa con la polizia, a causa di un processo di ladri, nel quale egli era risultato un po' manutengolo.

Ella non era corpo soltanto, ma uno spirito, un pensiero, un'anima; e tuttavia dal cuore di lui non salivano con violento impeto, se non quelle tre parole, che l'avrebbero fatta arrossire, s'egli le avesse pronunziate. Emilia fu punta da un brusco rimorso. Aveva dimenticato Roberta. Perchè aveva potuto dimenticarla e parlarne tanto poco e non insistere sulla guarigione inattesa?

Stremato per gli ultimi donativi ordinarî e straordinarî lo Erario, un decreto del 1798 imponeva la consegna degli ori e degli argenti delle chiese e dei privati, il compenso dei quali assicurava con mendaci promesse. Larghe e tutt’altro che cordiali le consegne, ma alla bisogna insufficienti: quando il 26 Dicembre, inattesa, sbigottita, chiedente asilo, giungeva la Corte.

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