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Aggiornato: 4 giugno 2025


«Rido , Barone, e a ragione rido, imperciocchè questi vostri provvedimenti somiglino assai a quelli di colui, che, mentre ardono le interne pareti della casa, s'ingegnasse a spengere l'incendio con lo spruzzare i muri al di fuori; e' bisogna distruggere la parte per serbare il tutto; e' fa di mestieri potare i rami soverchi dell'albero rigoglioso, perchè meglio divenga fruttifero. Che pensate di fare con codesto vostro esercito mantenitore degli ordini? Davvero che me ne prende il riso, senza ragione, perchè quando Carlo avr

Egli vide una finestra illuminata al secondo piano: apparteneva alla camera che abitava il cassiere; dopo breve ora il chiarore crebbe a dismisura, e stropicciandosi le mani costui con compiacenza mormorò: "La girandola ha preso fuoco!" E che s'ingannava; imperciocchè senza aggravarsi l'anima della nuova tristezza, cotesta vita tanto insidiata stava per ispegnersi.

Corre un proverbio trito che dice, che in pellicceria non vi sono altro che pelli di volpe, e dice bene; imperciocchè gli uomini presuntuosi confidino troppo nello ingegno, nella forza, o nella fortuna loro; onde avviene che spesso, quando meno e da cui meno se lo aspettano, si lascino avviluppare. Cesare non dubitò di Bruto, e fu spento.

Ora io non so se sia stato mai ponderato abbastanza il danno grandissimo che apporta agli Stati questo traffico, che fanno molti de' piú ricchi mercanti sopra le monete. So bene che, non essendo loro vietato, hanno ragione d'approvecchiarsene quanto ponno; imperciocché ella è una mercanzia che non è sottoposta ad alcuna di quelle disgrazie a cui soggiaciono le altre, fuori delle mani de' ladri.

Bisognava però attender per codesto. Imperciocchè non si colloca una figliuola prima di sedici anni; non si fa regalo di un'ereditiera ad un bel giovanotto, il quale non abbia almeno raggiunto i suoi diciannove o venti anni. Lo zio e la zia complicavano la situazione.

Imperciocché, se, per esempio, un principe, che ha suoi scudi d'oro, che solevano valere 15 lire l'uno, e con una marca di tali scudi si comprano 14 marche e 1/2 d'argento in scudi da 8 lire l'uno; se, dico, lascia crescere il valore dello scudo d'oro alle 18 lire e stabilisce che anche gli scudi d'argento si spendano a 9.12, torna la stessa proporzione di prima, perché, anche a questo prezzo, per una marca d'oro averò 14 marche e mezza d'argento.

Anco i Cappuccini ricondussero al canapo; tuttavia anche qui le notti vigilate, le discipline, il silenzio, i digiuni poco soccorso potevano portare alle angustie del cattolicismo: fin d'allora le vesti, la foggia del calzare, i capelli rasi, il salvatico che emanava da loro li facevano contennendi e vili: e poi quelli che più premeva riformare non erano i monaci bensì i componenti il clero secolare; parve mai consiglio buono spendere tempo e denaro in rassettare arnesi logori mentre puoi farli più acconci e nuovi. Degli uomini dell'Oratorio dello amore divino due, dispersi gli altri, rimasero uniti, Gaetano da Tiene, e Giampiero Caraffa; accordaronsi, perchè diversi d'indole; ciò sembra contradittorio, e non è, e pensandoci sopra ne troviamo la ragione in questo, che due uomini pari d'ingegno, e di talento vanno per una medesima strada dove quegli cammina con più risoluto passo, questi con orme più tarde, sicchè all'ultimo chi resta addietro si chiarisce inutile; mentre coloro, che procedono per diverso sentiero si prestano mutuo soccorso, uno si avvantaggia della opera dell'altro, si completano insieme: se entrambi nelle diverse, non però opposte vie, fanno lavoro di pregio uguale meglio che mai, se dispari non monta; imperciocchè uno aderendo all'altro riesce tutto a guadagno: gli uomini, i quali per diversi tramiti tendono al medesimo segno si accomodano fra loro come la guaina, e il coltello. Gaetano fu mite, Giampiero turbolento; quegli parlava rado e soave, questi copioso e veemente: entrambi tenevano ufficio autorevole, chè Gaetano fu Protonotaro partecipante, Giampiero vescovo di Chieti ed Arcivescovo di Brindisi, e li risegnarono per fondare l'ordine dei Teatini; oltre i tre voti consueti stabiliscono di non cercare elemosine, vivrebbero con quelle che sarieno state loro spontaneamente largite; non si astrinsero, almeno da prima, a foggia speciale di vesti, non a riti particolari; si conformerebbero a quelli dei paesi che avrebbero visitati; scopo loro instituire un seminario di preti secolari governato con ordini monastici; intendevano guadagnarsi i popoli con le missioni, coll'amministrare i sacramenti, con la cura degl'infermi. Da prima partorirono non lieve impressione comparendo su pei trivi, e per le piazze col berretto quadro in capo, roccetto e stola, a piè di un crocione, sopra un palco parato di panno nero predicando smaniosi terrori piuttosto che speranze, ed anzi di additare la via del paradiso spalancando davanti gli atterriti a due battenti le porte dello inferno: giovavano al popolo, ma di bene altro soccorso questo aveva mestiero; non erano a bastanza pugnaci; nello instituto non si trovarono ordinati a guerra, e nell'applicazione non penetravano profondo nel cuore del popolo con mani gagliarde a modo loro lo plasticavano. Nocque loro il partito di astenersi dall'accatto, onde in breve non poterono ammettere altre persone, che le provviste con maggiori o minori sostanze; di qui ricchezza, e superbia: e procedendo con simile tenore si venne al punto, che per entrare nell'ordine dei Teatini bisognò produrre le prove della nobilt

I gridi andarono al cielo; egli fece della mano silenzio, ed arringò i soldati; che diss'egli? Veruno ardisca riportare le parole del Garibaldi, imperciocchè la virtù delle sue arringhe consista meno nelle parole che nello sguardo, nel suono, insomma in un torrente di fluido elettrico, che si prova, ma non si descrive.

Imperciocchè voi non avete alcun delitto a perdonare, neppure una colpa. Ma allora? Allora vi sovvenga che potrete versare la felicit

Ciò non accadeva senza forte motivo, imperciocchè la tradizione portasse che quivi fosse stato commesso un molto terribile delitto; e sovente vi udivano pianti, gemiti, ed urla disperate.

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