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Indi con un'intonazione mesta e grave ella soggiunse: Torni pure domani... La persuaderò che ha torto ad amarmi. La fisionomia di Guido di Reana s'illuminò come per un'irradiazione interiore. Angelo! Angelo!... Sarò io invece che persuaderò lei. Ella portò il dito alle labbra nell'atto di chi invoca silenzio, e avvicinatasi alla parete premè il bottone del campanello elettrico.

Quel giorno, l'ordine era stato appena impartito, il Landini aveva appena chiusa l'ultima memoria, che il campanello elettrico risuonò. Chi è ancora? chiedeva egli infastidito, al servo che, aperto l'uscio, se ne stava in mezzo, come cercando le parole. Una persona che vuol parlare al signore... che insiste.... Ho gi

I gridi andarono al cielo; egli fece della mano silenzio, ed arringò i soldati; che diss'egli? Veruno ardisca riportare le parole del Garibaldi, imperciocchè la virtù delle sue arringhe consista meno nelle parole che nello sguardo, nel suono, insomma in un torrente di fluido elettrico, che si prova, ma non si descrive.

E camminando, seguita a un passo da Filippo, domandò: Questo è il suo appartamento particolare, conte? , sono le mie camere, rispose Filippo, mentre, all'uscire dallo studio, premeva il bottone d'un campanello elettrico. Ho la mamma in campagna. Messe con gusto principesco, osservò Clarice, traversando un corridoio e poi una sala. Magnifiche tappezzerie!... Non si disturbi, non si disturbi!

Legno policromo del seicento! enunziò Piero, senza guardar la signora, come avesse parlato all'aria. Ella passò, a testa alta, imperturbabile, il ventaglio nella destra, mentre il valletto, premuto il bottone elettrico per dar avviso al portiere, si piegava fino a terra. Così fu che Loredana potè aver notizie di Filippo e dargliene.

La fronte di Bianca non è alta, ma levigata e candida e si perde nelle onde infinite di una capigliatura nera e vellutata che morde il freno, lo rode ed irrompe correndo dietro alle carezze della brezza ed ai raggi del sole. La sua fiera narice è crudele e voluttuosa, altera e provocatrice. Il soffio che l'agita, in passando, è elettrico.

Il signor Direttore torna a sedere sul suo seggiolone: preme il bottone elettrico: compare il bidello: ordine di far comparire Giacomino Giommi, e Giacomino compare. «Povero figlio mio palpitò la signora Palmira come lo vide con un aspetto così compunto come mai gli era accaduto questa volta ne hai fatto una grossa

Non vedeva il raggio di luce livida, che sprigionandosi dal nugolone nero, correva sulle creste della burrasca come un faro elettrico a illuminare la danza dei cavalloni bianchi e verdognoli.

Va ad una piccola tavola, che è al fondo e sulla quale è l'occorrente per scrivere. Vi si siede e scrive affrettato. RAIMONDO segue quest'azione, attento, senza capire, o piuttosto, con un vago terrore di capir troppo. PIERO chiude il foglietto in una busta, e preme il bottone elettrico ch'è alla parete, alla portata della sua mano. Poi scrive l'indirizzo. GIULIETTA viene dalla sala da pranzo.

Si era appena seduta che il campanello elettrico squillò. Andrea! Come non aveva previsto che quel giorno egli sarebbe venuto più presto? Come era stata sciocca di non correre più presto in giardino, per aspettarlo sotto gli eucaliptus? Rapidamente, ella passò nell'anticamera. Il cameriere si avanzava in quel momento. Il signor duca di Majoli.... Avete detto?...