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Aggiornato: 13 giugno 2025


Bisogna resistere alle cattive idee, continuò Emilia; ho parlato di te l'altro giorno al signor Lascaris: e anch'egli mi ha detto che tu sei guarita.... Guarita, capisci?

Quella signora piangeva in teatro; ella dunque non poteva essere altro che una provinciale. Questa, che raccontava Lorenzo, era la storia di Matilde. Come i lettori vedono, si era presto guarita del suo sentimentalismo, la bionda contessa! Fedele al vecchio dettato, non aveva potuto durar molto nel tedio delle sue antiche consuetudini.

Nessuno, neppure tra i più vecchi conoscenti, si ricordava d'aver mai visto la signora Rosa senza la cuffia; il fatto era che quella cuffia l'aveva adottata prima di compir i quindici anni, quando aveva sofferto per la prima volta un'itterizia acutissima che non era poi mai guarita del tutto, e l'aveva accompagnata fedelmente per tutta la sua povera vita.

E si vantava libera, guarita, smemorata; tornava ai libri, al suono, ai passeggi; ma che? quei suoni le recavano a mente una voce che li soleva accompagnare; in quei libri occorrevano cento allusioni ai casi suoi passati e presenti, cento cose ch'egli le aveva spiegato altre volte, e che ora desideravano una spiegazione; come riuscivano triste, monotone quelle passeggiate ora che più non ve l'accompagnava la speranza d'incontrare qualcuno!

La povera donna era guarita dalle febbri, ma ne portava ancora le tracce sul viso pallido e smunto. Da un pezzo, però, non più ricolmi piatti di vermicelli col sugo, larghe fette di stufato; e, raro, qualche bicchiere di vino riserbato soltanto a don Carmelo.

Questo poi no... Diavolo!... Come se fossi una bimba... Chiamerò il vostro Dalla Bruna, ci tenete proprio?... lo chiamerò fra alcuni giorni, se non sarò guarita del tutto... Voi non confesserete mai di non esser guarita. Ella parve raccogliersi alquanto; indi riprese: Ebbene, facciamo così.

V'era un affettuoso poscritto di Valeria che le diceva di essere buona e di guarir presto. , ! Edith sentiva che sarebbe guarita presto. Era l'ora in cui la temperatura le saliva, e il leggiero frizzore che la febbre le metteva nel sangue le dava un senso di eccitazione, quasi di fretta. Essa si sentiva vivere, intensamente, smaniosamente.

Seguirono ancora alcuni quadri, ma non ebbero che un successo di stima, e, a spettacolo terminato, il nome della seducentissima Margherita continuava ad essere su tutte le labbra. I personaggi della rappresentazione si mescolarono al pubblico nei loro rispettivi abbigliamenti. Abele riconciliato con Caino, Oloferne scampato al ferro di Giuditta, Giuditta dimentica de' suoi feroci propositi, e Cleopatra guarita dalla puntura dell'aspide, passeggiavano per la sala, ricevendo congratulazioni e strette di mano dai parenti e dagli amici. La padrona di casa conduceva in giro l'astro più fulgido della serata, Lucilla, al fianco della quale ella faceva una ben meschina figura. E Lucilla sentiva d'esser la regina della festa; ella passava sotto quel fuoco di sguardi infiammati, in mezzo a quel bisbiglio lusinghiero che non giunge mai impunemente all'orecchio d'una donna. Tutti volevano esserle presentati, tutti le dirigevano parole piene di sincero entusiasmo. La signora Elvira stimò suo dovere di farle conoscere anche il signor Dalla Noce, il grave cronista, il quale, con un sorrisetto a fior di labbro, le lasciò intendere che l'indomani la stampa si sarebbe occupata di lei. E Lucilla, orgogliosetta con gli altri, fu affabilissima con l'insigne scrittore. Ella stava gi

Questa guarita, il male si trasportò all'orecchio e alla bocca. Insomma aveva ereditato il male paterno. La povera creaturina rimase mingherlina per tutta la sua infanzia. Sorte migliore non ebbe il secondo figlio, epperò la sua costituzione rimase egualmente molto gracile.

Piovon sui cuori palpitanti d’ansia, Che ne la febbre non guarita mai, Nel desiderio dei negati gaudii Singhiozzano all’ignoto: Amore, amor!... Questa notte dal ciel scendono baci: Silenzïosi, benedetti, lenti. Calman sospiri ed incubi: Succhian le vane lagrime cocenti. Fra l’erba, in una triste primavera, Una precoce mammola fiorì. Fredda era l’aria.

Parola Del Giorno

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