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Aggiornato: 15 ottobre 2025
E quando era fuori col gregge? Poteva venir giù pioggia, grandine e neve: potevano cascare i fulmini ai suoi piedi, egli non si muoveva e sarebbe piuttosto morto, che cercare un riparo, il quale lo avesse diviso dalle pecore affidate alle sue cure.
AP. Adunque ci fanno danno, non pure ne' beni di fuora che partorisce la terra, ma in quelli ancora che vengono dal cielo, e dall'aria che abbiamo intorno? DIC. Domandane lei. AP. Hai tu mai fatto venire tuoni? ST. Eh, bene spesso. AP. Hai nociuto alle biade con la grandine? ST. Più volte. AP. Con che cerimonie?
Ma, sia quel che si vuole, e' non è cosa che abbia sentita la grandine. Come io la viddi cosí fatta, fugge, sorelle, e serra l'uscio! E so che, per me, non ve tornarei sola; e, se qualcuna di voi non mel crede e voglia chiarirsene, io gli prestarò la chiave. Ma ecco Giglio.
19 Grandine sembran le spesse saette dal muro sopra gli nimici sparte. Il grido insin al ciel paura mette, che fa la nostra e la contraria parte. Ma Carlo un poco ed Agramante aspette; ch'io vo' cantar de l'africano Marte, Rodomonte terribile ed orrendo, che va per mezzo la citt
Il vento, quasi spossato dallo sforzo continuo, da un punto all'altro si rimase tranquillo; allora cominciò a balenare, e a tuonare; poi un rovescio tra grandine e pioggia: in quella notte Carlo doveva soffrire tutti i travagli dell'uomo che consuma la vita per mare.
Stanco un giorno della rinomanza di bell'uomo, s'era tirato addosso una grandine di mali finti, si era foggiato una maschera, s'era messo a camminare come una navicella in burrasca, appoggiandosi, quando non se ne dimenticava, a un bastoncino d'ebano.
Vi sono dei momenti di parossismo durante la pugna nei quali la morte perde tutto il suo orrore e ammiri tale che sarebbe fuggito dinanzi ad un cavaliere disarmato, non far caso di una grandine fitta di fucilate che lo prendono a bersaglio. Accadeva così a quei poveri e valorosi operai.
Ma questa nostra Strega, più potente che Medea, ha provocata la grandine, e spintala nelle biade. Tirano ancora le menti degli uomini nella malia con quelle lusinghe che elle ingannano il senso.
Il Garibaldi rimontato a cavallo ordina a talune milizie disposte per le frastagliature dei colli latini avanzino celeri e chiudano la strada, alle altre poi comanda non si movano, rimangano ai lati del nemico, il quale improvvido delle insidie era trascorso oltre, lo fulminino nei fianchi, e così fecero, sicchè le palle percotevano sopra masse dense e compatte, però quanti colpi tante morti e forse più morti, che colpi; cascavano giù come frutti colti dalla grandine; miserabile il luogo, impossibile vincere; da prima venne meno la baldanza, poi subentrò la voglia di ritirarsi, all'ultimo cadde su l'anima di costoro la paura, e a rifascio per cotesta via incassata i cavalli tempestando stornarono, le colonne della fanterie susseguenti rovesciano, pestano, e passano; anco i non percossi disposti sopra i rialzi laterali della via sono travolti nella fuga.
Ad un tratto sente sotto di sè un gorgo che lo pompa, e da destra a sinistra, sente cento mille mille mille zanne di pioggia e un mitragliamento di grandine. Pagiolin non perde la calma. Fiuta, e decide di salire ancora. Una battaglia ferocissima di vento lo fa traballare.
Parola Del Giorno
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