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Aggiornato: 27 luglio 2025
Grosse gocce di sudore gelato stillavano della pallida fronte della derelitta, la quale a questa interruzione di dire non aveva perduto lo scopo principale della sua dolorosa narrazione, e perciò fu sollecita a continuare: Voi siete madre, ma non madre a cui il figlio fu divelto dal seno appena nato e cui ella dette un ricordo acerbo di sangue e di crudelt
Ond’ io, che non sapeva per qual calle, mi volsi intorno, e stretto m’accostai, tutto gelato, a le fidate spalle. E Sordello anco: «Or avvalliamo omai tra le grandi ombre, e parleremo ad esse; grazïoso fia lor vedervi assai». Solo tre passi credo ch’i’ scendesse, e fui di sotto, e vidi un che mirava pur me, come conoscer mi volesse.
Ond’ io, che non sapeva per qual calle, mi volsi intorno, e stretto m’accostai, tutto gelato, a le fidate spalle. E Sordello anco: «Or avvalliamo omai tra le grandi ombre, e parleremo ad esse; grazïoso fia lor vedervi assai». Solo tre passi credo ch’i’ scendesse, e fui di sotto, e vidi un che mirava pur me, come conoscer mi volesse.
Lo corpo mio gelato in su la foce trovò l’Archian rubesto; e quel sospinse ne l’Arno, e sciolse al mio petto la croce ch’i’ fe’ di me quando ’l dolor mi vinse; voltòmmi per le ripe e per lo fondo, poi di sua preda mi coperse e cinse». «Deh, quando tu sarai tornato al mondo e riposato de la lunga via», seguitò ’l terzo spirito al secondo,
«Ho preso meco le sue lettere; tutte le sue lettere, ed il suo ultimo biglietto che mi annunciava la morte del babbo. Quelle lettere che mi parevano tanto fredde, e che ora mi sono tanto care. Esse riscalderanno il mio povero cuore gelato tra le nevi del Monte Bianco.
Alberto s'arricciò con le dita le punte dei baffi e disse in tuono gelato: Come crede.... A ogni modo, mi fa oggi quelle commissioni. Vado e torno col danaro rispose Bardelli che non vedeva l'ora di troncare il colloquio. Preghi l'ingegnere Aldini di passar da me gli gridò dietro Varedo. E prese a rileggere il telegramma di San Giustino il cui tenore lo consolava del rifiuto dianzi subìto.
Io guardava; e mi venivano alla mente le pure splendide imagini dell'anima vergine e le dolci speranze de' miei anni giovanili, cadute ad una ad una sotto il soffio gelato delle delusioni e dello sconforto. Era una tristezza nell'ora, nella terra e nel cielo e nell'immenso silenzio, profonda, inconsolabile, muta. La vita pareva sospesa e senza vigore per ridestarsi.
Ritta nel mezzo ella guardava. Era impossibile che dovesse accadere così. Il suo pensiero aveva avuto dei trasalimenti di bambino nelle tenebre, e il sangue le si era gelato istantaneamente al contatto delle mani pesanti, che la stringevano senza lasciarle nemmeno la grazia di un ultimo ritardo. E però non aveva parlato.
Queste parole, come un soffio di vento gelato, che gli rasciugassero il calido madore della fronte, a poco a poco fermarono l'ebbra vertigine ch'era nella mente del duca; a produrre codesto effetto però avea concorso un'altra causa, senza cui le parole stesse sarebber cadute inavvertite.
E salvaci, oh salvaci dalla morte dell'anima! Sperdi da noi, checchè avvenga nel tempo di prova che ancor ci avanza, l'ateismo della disperazione, il soffio gelato del dubbio. Come il ferro s'affina sotto i colpi che par minaccino di spezzarlo, così s'affinino i nostri cori sotto il martello della sventura.
Parola Del Giorno
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