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Aggiornato: 13 settembre 2025


Esmeralda per altro, dopo il rabbuffo fatto all'amante, del quale era gelosissima e tenera, aveva abbandonato le sale per rientrarvi in altre vesti, onde, per giovanil capriccio del suo sesso, stare sconosciuta ai fianchi di Alfredo, di cui temeva qualche imprudenza o leggiera infedelt

Laggiù, il Veneto s'annega coi fianchi ignudi dei suoi fiumi carnali nella marea crescente dei vapori violetti.... O Tempo ti sputo in faccia!... Tu che sei il più odiato e il più tremendo di tutti i nostri nemici!... So che la mia velocit

Sono dunque ben cattive le rosse! riprese Apriletta, stringendosi ai fianchi della madre.

Intanto che si girava sotto i portici e che Giulio di Verdara scherzava sulle cose spiegate e sullo spiegatore, la contessa, leggermente intimidita dallo scuro ambiente, prestava alla sua nuova conoscenza un'attenzione tra curiosa ed inquieta; ma la signorina di Charmory pareva interessarsi soltanto a quel che vedeva. Era un tipo di bellezza perfettamente contrario. Con un personaggio egualmente slanciato, ma più piccolo, la signorina di Charmory aveva la carnagione bianca, i capelli d'un biondo cinereo e gli occhi ceruli d'una settentrionale. Sotto il suo costume ad ampie pieghe di vigogna azzurra con risvolte di faille della stessa tinta, il suo corpo s'indovinava appena; e solo la vita sottile e le braccia perfette si modellavano. Il guanto rovesciato al principio del pugno lasciava vedere la giuntura della mano, agile, nivea, solcata dagli esili filetti azzurri delle vene, e sotto l'ombra del cappellino rotondo a larghe falde con un'ala rossa, risaltavano i delicatissimi lineamenti, la levigatezza marmorea delle tempie, la magrezza sana delle guancie, la freschezza rosea delle labbra sbocciate sul pallore del viso, la grazia del mento che pareva fosse stato accarezzato dal pollice compiacente d'uno scultore. Ella aveva un modo di atteggiarsi, con le braccia pendenti non lungo i fianchi, ma un poco sul dinanzi del corpo, con le palme delle mani appena rivolte in fuori, che ricordava certe figure di Elette della scuola preraffaellesca. La espressione degli occhi larghi, nuotanti come in un fluido e quasi perduti dietro una visione errabonda, completava quel tipo di bellezza nordica, ma pertanto non fredda. Accanto alla contessa di Verdara essa acquistava risalto e ne dava. Una era la grazia capricciosa, la simpatia vivace, la spigliata fantasia; l'altra era lo stesso candore, la stessa purezza fatta persona. Così com'erano, la loro gioventù, la loro freschezza, la loro eleganza formavano un contrasto deciso con la vecchiezza cadente dell'ambiente pel quale si aggiravano. Nulla era fatto per impressionare più di quelle figure di donne adorne di tutte le ricercatezze dell'ultima moda, fra gli scomposti avanzi di tempi remotissimi; l'efflusso odoroso che esse si lasciavano dietro, nell'atmosfera leggermente ammuffita del Museo; il suono argentino delle loro voci, nel silenzio dei corridoi; la vivacit

Uscito quindi Gisulfo fuori le porte, e disposte le colonne delle sue truppe per procedere riuniti e con ordine, tutto ad un tratto ode dal campo, quasi vicino alle sue orecchie, uno squillo di tromba, ed a quel suono si vede rizzato innanzi, ai fianchi, e dietro un esercito come se fosse sbucato di sotterra. Roberto senza nulla incaricarsi di lui entra nella citt

Intanto la vecchia Lilì, dimenticata in un angolo, con la veste sdruscita, una gamba rotta, i fianchi squarciati e la stoppa che le usciva dalla pancia, esperimentava duramente l'ingratitudine umana.

Disteso quant'era lungo sul nudo legno, immobile, calmo, ritto come se facesse l'esercizio, cinto così strettamente ai fianchi che pareva avesse il corpo diviso per met

«La bambina era grande per i suoi nove anni. Giaceva, con la testina un po' volta da un lato e le braccia distese lungo i fianchi. Non aveva ancora la rigidit

Le manine cadevano lungo i fianchi, inerti; il mento si faceva più depresso; la fontanella si faceva più profonda, senza alcun palpito. E a un tratto il morente dava segno d'uno sforzo; il dottore subito gli sollevava il capo. E usciva dalla boccuccia paonazza un po' di liquido biancastro.

Prese posto al piano, mentre Lidia ed io restavamo in piedi, ai fianchi di lui; guardò in alto un istante, quasi per ricordarsi, annunciò: Ecco.... e cominciò la romanza, canticchiandone sottovoce le parole con una passione man mano più accentuata....

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