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Aggiornato: 6 giugno 2025


Ma il socialismo non era ancora nato e nel secolo scorso si può apprenderlo dalle opere insigni di Winspeare e di Nicola Santamaria sul feudalismo nel campo stesso dove si svolse il brigantaggio si ebbero scene e manifestazioni perfettamente analoghe a quelle ricordate per la Sicilia dal 1848 al 1893.

Il vecchio sangue ligure, sebbene assottigliato di molto traverso i secoli del feudalismo, tornava a ribollire nelle loro vene; e le braccia poderose e i petti irsuti, erano pronti a dare e a ricevere la morte con animo grande.

Cotesta razza di buffoni e di cantastorie brulicava per tutta Europa. Campavano generalmente alle spalle dei gran signori, o dei Comuni (e anche quel di Pistoia ne aveva allora uno suo, denominato Gazzino) ed erano il trastullo di tutte le Corti bandite. Recavano da un paese all’altro novelle di pubblici casi e privati, in mancanza di gazzette e di chiacchiere a stampa; e per questo, e perchè con arguti motti pungevano e destavano il riso, erano, si sa, accarezzati da tutti. Nelle parti però di Toscana, dove il feudalismo, più che altrove, andava scemando, e Corti non v’erano, se ne contavano pochissimi. Costui infatti era venuto di Lombardia e dimorava da qualche tempo in Firenze. Il quale, come seppe di questo straordinario concorso, vi venne subito per tentare un guadagno. Eccolo l

Sino dal secolo dodicesimo l'Italia cominciò ad essere popolata di repubbliche da Torino ad Amalfi, tutte d'indole popolare, compresa la stessa Venezia, che serbossi democratica per 700 anni, uscite quasi magicamente di sotto al turbinìo delle trasmigrazioni barbariche, mentre in tutto il resto dell'Europa non ne derivò che il feudalismo seconda edizione con aggiunte della barbarie.

Nebiolo è collina che quasi orfana si leva siccome piramide in mezzo alle sue uguali: era antica sede di uno di quei castelli che seminò il feudalismo sulle Alpi e sui liguri monti: questo, come vollero il destino di chi il tenea e le fazioni, fu preso e distrutto, sicchè di tanto orgoglio appena or se ne scoprono l'orme.

Il clero più alto di principii e più largo di sistema era allora servo e signore, manipolando, urgendo, sfruttando monarchia, feudalismo e popolo. Papato ed impero avevano potuto ferirsi vicendevolmente, ma lo stesso principio faceva la loro vita e doveva riunirli, quando un altro sorgendo a combattere minacciasse di relegarli dalla storia.

Congiunti d'antico parentado ai marchesi di Monferrato, prossimi consanguinei dei marchesi di Millesimo, di Ponzone, di Cortemiglia e via via, di tutti i borghi delle Langhe, ultimi rimasti sulla Riviera di ponente a rappresentarvi il feudalismo invasore delle regioni settentrionali d'Italia, non potevano i marchesi del Finaro esser veduti di buon occhio dalla genovese Repubblica, che, utilmente pei futuri destini dalla penisola, sebbene non sempre con mezzi leciti e con nobilt

Salimmo sull'antica rocca, donde si gode un incomparabile panorama. I Cantelmi, stirpe provenzale, la eressero; essi eran venuti a Napoli con Carlo I d'Angiò, resero grandi servigi a questo conquistatore nella lotta con Manfredi e Corradino, e, arricchiti di molti feudi nel regno di Napoli, divennero una delle più potenti famiglie feudali. I Cantelmi possedettero anche per molto tempo la bella Sora sul Liri. In nessun altro luogo d'Italia il feudalismo ha fiorito come nel Napoletano. I Normanni, gli Hohenstaufen, gli Angiò, gli Aragona; poi gli Spagnoli, dopo Carlo V, crearono infiniti feudi, cosicchè in quella regione si può dire non esista paese cui non sia annesso un titolo di conte o di marchese. Nessuna regione, anche, cambiò tanto spesso di signoria per l'eterna lotta delle dinastie e delle nobilt

I cronisti narrano che la potenza feudale di Subiaco cominciò nel secolo XI, nel tempo in cui il feudalismo si andava estendendo in tutte le regioni.

Sin dal 1885, nella Delinquenza della Sicilia e le sue cause, riassunsi i concordi pareri emessi da pensatori di ogni parte politica sulla organizzazione sociale di fatto esistente in Sicilia. Il feudalismo, abolito spontaneamente dai rappresentanti dell'aristocrazia nel 1812, in realt

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