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Aggiornato: 15 giugno 2025
Egli si fermò sulla soglia, guardando in viso a Nancy. Poi si avanzò, depose il cappello su una sedia, stese ambe le mani ed esclamò con voce bassa e fervida: ~Nancy!~ Nancy era balzata in piedi, ed ora, col respiro rapido ed affannoso, gli stava innanzi pallida e sottile nella chiara vestaglia. Egli fece un altro passo verso di lei, sempre con le braccia tese.
Sposetta ventenne, a Milano, ella divenne la «figlia del cuore» di Laura Solera Mantegazza. Le due fiamme arsero insieme. La mirabile organizzatrice che, prima in Italia, aveva introdotto il principio della cooperazione fra le operaie, e, vecchia ormai e malata, non aveva cessato un giorno di lavorare in fervida umilt
Treman le foglie con brivido lento: Al bosco verde che bisbiglia e posa Narra una storia il vento. E comincia così: C’era una volta.... E, trepidando all’alitante spiro, Il bosco verde ascolta. Era un’errante e fervida gitana: Avea la bocca rossa e fulvo il crine, E si chiamava: Strana. Un giorno amò.
Sì, sì, giuro, disse Aldo, abbandonando quattro flaccide dita alla mano fervida ch'ella gli tendeva. Poi se ne andò lentamente; ma appena voltato l'angolo della strada, s'affrettò. Nancy salì nell'abbaino e gli fece le valigie. Con profonda compassione, quasi con rimorso, piegò e ripose i molli abiti noti: le floscie giacche, i vacui panciotti, le melanconiche cravatte.
Paolo Renaldi, di cui Luigi Gualdo ha scritto la trista decadenza, è un ambizioso. Passa le notti studiando, oltre le materie proprie della sua professione di avvocato, tutte le questioni di filosofia, di storia, di filosofia della storia, di scienze politiche e sociali: "Nella solitudine, nel silenzio, mille speranze gli facevano battere il cuore: si metteva talora alla finestra e gli pareva, nel vento fresco della sera che gli lambiva i capelli, sentir passare come un soffio di gloria. Guardava il cielo stellato e la strada fangosa, e da quella altezza (di un quarto piano) per adesso una ironia gli sembrava scorgere una promessa di dominio; gli pareva, con la fervida e studiosa mente, sovrastare sulla citt
I campi celebri di Maratona co' loro tumulti notturni che la fervida poetica immaginazione de' pastori dell'Attica narrava anche in tempi remoti alla stupenda battaglia dell'indipendenza greca quei superbi campi e quei fatti gloriosi ebbero la fortuna d'esser cantati da due dei più potenti genii poetici che abbia prodotto il mondo: Byron e Foscolo.
Poi come fa chi, di fervida fantasia, vorrebbe pur anche da lievi cose trarre argomento a sperare, benchè sulle labbra per un triste presagio non abbia che lamenti e sconforti, di quell’ultime parole di Lauretta lasciatone interprete il core, con più vivezza riprese:
Mi tenevo sicuro, nella mia fervida fantasia, che la signora Yves non fosse felice. La sua pronta cortesia verso di me; la compiacenza quasi evidente con la quale si era trattenuta meco, mi dicevano che non era innamorata d'alcuno. Ciò temperava la mia amarezza. Avrei voluto sapere l'et
La fervida manifestazione dei capi naturalmente mise in sussulto tutta la comitiva, ed in un momento, centinaia di daghe brillarono nel chiaro-scuro dello speco, accennando esser tutti pronti agli ordini dei capi.
La contessa Zanze, che nella sua fervida fantasia lo vedeva gi
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