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Aggiornato: 9 giugno 2025
Vi è il Continentale qui dietro, in Piazza Margherita, non ti stancherai molto. Seguìti dal facchino che portava le loro robe, vi andarono; sottovoce come se indovinasse le intenzioni di Grazia, Ferrante chiese due stanze al segretario dell'albergo; sottovoce costui gli domandò se le voleva vicine, e Ferrante gli disse subito che non importava.
Il primo che si fece innanzi, dal volto ulivastro, dai grigi mustacchi, schizzando furore dal solo occhio che gli restava, era armato d'un grosso bastone; e calcatosi in testa il cappello, stese la manca fin quasi a toccare il viso di Damiano. Intanto il compagno, che pareva un facchino vestito dal dì delle feste, abbrancò di lancio il braccio di Giovanni, che s'era vôlto per veder che fosse.
Aveva deciso d'essere prudente, di fermarsi a Genova, di riposare. Ma in quel punto, un impiegato gridò la partenza per Ventimiglia. Per Ventimiglia? domandò il facchino, accorso a riprender gli oggetti. Va a Ventimiglia, la signora? egli ripeteva. Sì, disse la fanciulla, ancora guardandosi intorno smarrita. Per Ventimiglia! Fermarsi a Genova? Con quale scopo?... Essere prudente? Per chi?
Ma Vinciliati che, urlando, correva lungo il treno, seguito dal capo conduttore e da un facchino con due valigie, nel passar davanti alla carrozza ove c'era Varedo, si quetò per incanto. Voi qui?... O che c'è un posto? Per esserci un posto, c'è rispose Varedo. Guardate voi... Siamo in quattro, compresa la bimba... Se volete?...
Che cosa diresti, amor mio, se morto improvvisamente il macchinista di un treno in partenza, si chiamasse il primo venuto; fosse poi un facchino o un avvocato; un giornalista o un medico e gli si dicesse: Animo, montate in macchina e guidate il treno alla sua destinazione.
Dopo molto vagare trovarono l'Hôtel des Colonies; ed ecco il languido facchino seduto ad aspettarle colla valigia, chiacchierando intanto colla magra ed energica proprietaria.
Il mulatto, arrivato a terra, mi scaricò nelle mani d'un altro facchino arabo, il quale, infilata una porta della citt
Consegnarle questa roba. So cos'è, posatela sul banco ed aspettate ho da rendervene dell'altra. Non ho avuto ordini in proposito disse il facchino volgendole le spalle a rivederci. Annetta lo richiamò, ma invano. Allora si rivolse alla figlia, che rimaneva confusa, turbata. Guarda se sono i tuoi abiti. Maria svolse il fagotto e gettò un lieve grido di sorpresa.
Mi feci dunque prestare duecento franchi da un compagno a cui bisogna li rimandi subito. Cominciamo male! disse il tutore grattandosi in capo. Dunque non hai più neppur un centesimo? Ma no, caro zio; l'ultima lira l'ho data al facchino, che portò le mie valigie sul legno, tanto è vero che il cocchiere l'ha pagato la portinaia a cui debbo un altro paio di franchi.
Il commesso ha risposto: «Sì, è pronta!» E volgendosi al facchino, e consegnandogli un involto, ha soggiunto: «Porta subito alla contessa Vagli, sulle Zattere!» Ora io ti domando di nuovo: quante sono a Venezia le contesse Vagli?... Filippo non rispose: era annichilito.
Parola Del Giorno
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