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Aggiornato: 9 giugno 2025
Ma poichè ella si rivoltava, quasi a richiamarlo, ad attirarlo presso di sè, la raggiunse e l'aiutò a discendere. Un altro treno sopraggiungeva in quel momento, empiva la tettoia di frastuono e di fumo. Chiasso? domandò ella al facchino, Chiasso, sissignora. Ella cercò tra la folla dei viaggiatori attraversanti i binarî, avviantisi alle scale d'uscita.
Noi eravamo prostrati... Andammo alla pompa che è lì a pochi passi per rinfrescare la macchina: uno si mise a tirare come un facchino e gli altri bevettero, bevettero con rabbia, quasi per protestare che, se la fortuna ci era avara di vino e di liquori, essi se la ridevano di lei e gliela facevano in barba.
Non faccio la levatrice io: guarda un po' che mani da facchino per trattare le donne. Che cosa c'è da assistere? Tutte ipocrisie inventate dai medici per guadagnare quattrini colle signore! Quando sar
CALANDRO. Fessenio, per essere con lei farò ogni cosa, sino andare scalzo a letto. FESSENIO. Ah! ah! Scalzo a letto, ah? Questo è troppo. Non piaccia a Dio. CALANDRO. Di' pur sú. FESSENIO. Ti bisogna, in fine, esser facchino. Tu sei sí travisato di abito e, per essere stato morto un pezzo, nel viso se' sí cambiato che non fia chi ti conosca.
FESSENIO. Lassa andare innanzi questo forziero nostro. Non di lá, no, facchino. Va' pur dritto. MERETRICE. Che vi è drento? FESSENIO. Vi è, anima mia bella, robba da te. MERETRICE. Che? FESSENIO. Sete e panni. MERETRICE. Di chi sono? FESSENIO. Di colui con chi sguazzar dèi, viso bello. MERETRICE. Oh! e me ne dará qualche cosa? FESSENIO. Sí, se farai ben quel che t'ho detto.
Li spartani, allorché Licurgo vietò loro ogni moneta fuorché di ferro, se la passarono qualche centinaia d'anni con quella, tutto che pesante ed incomoda, non ostante che per comprarsi una berretta lor bisognasse condur seco un facchino carico di quella moneta, per pagarla.
Gli eserciti alleati non riposavano sugli allori. Inseguito fino al Mincio il nemico fuggente, investirono la piazza di Peschiera. I Piemontesi, mantenendo la prima disposizione dei corpi combattenti, piantarono il campo sulla sinistra, e incominciarono tosto i lavori d'approccio. Aminta aveva fatto il facchino e lo spazzaturaio in caserma; imparò a fare lo zappatore, scavando fossi e rizzando parapetti. Rafforzato il campo, scavate le vie coperte, si incominciò a lavorare di notte, poichè le parallele giungevano troppo sotto gli occhi della piazza assediata, e l'opera, continuata di giorno, poteva essere più facilmente guastata. Ma anche di notte, e come gli era concesso dall'oscurit
Era un gran movimento, laggiù: i servi affacciati sull'ingresso; un facchino che entrava allora, con una grossa valigia sulle spalle; dietro a lui, ancora sulla gradinata, un bagliore di larghi e lunghi calzoni rossi. Maurizio riconobbe il comandante Dutolet, arrivato in quel punto, ancora in piccola divisa di capo di battaglione. Non poteva evitarlo. Del resto, perchè lo avrebbe evitato?
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