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Aggiornato: 14 luglio 2025


Qual'è l'uomo, per poco sia assiduo lettore di giornali, che mai non abbia impallidito e tremato dinanzi ad una frase in corsivo? Era un bel mattino di maggio. Il re si svegliava da un olimpico sonno. A destra del letto, da una guantiera sfavillante di oro e di gemme, esalavano i profumi di un moca squisitissimo.

Piantò vicino a questi larici un boschetto di faggi, di pini e di frassini alpini; su di un alto terrazzo, al disopra del fiume, eranvi parecchi aranci e limoni, i cui frutti, maturando tra i fiori, esalavano nell'aere un ammirabile e soave profumo.

Epperciò esalavano la loro letizia in ogni maniera possibile. Bevevano, canticchiavano, cozzavano insieme i bicchieri, facevano brindisi al Papa e alla Francia, al buon vino e alle monete d'argento, alla morte degli eretici romani, e alla prosperit

E la Vergine nei cantici a volta a volta fu l’incensiere d’oro, d’onde esalavano i balsami più dolci, la lampada che e notte rischiarava il santuario, l’urna che racchiudeva la manna del cielo, il roveto che ardeva senza consumarsi, lo stelo di Jesse che portava il più bello di tutti i fiori.

Ma gli steli, le frondi, i rivoli, ripetevano con ondulazioni e oscillii magici le divine melodie di Schubert; e gli accordi di Schumann esalavano un aroma d'ebbrezza. Il turbine Beethoven investiva talora la selva, e tutta la selva si piegava come un arbusto, e si torceva sotto l'impeto dei canti immortali.

Alcuni vasi di tulipani e giacinti vegetavano sulla stufa del salotto e mentre di fuori nevicava ed infuriavano gli aquiloni, la cucina ben riparata offriva un asilo gradevole, ove si alzava la fiamma viva e crepitante di ginepri, e i fornelli esalavano odori appetitosi.

Invece la forma umana che parlava, l'aveva afferrata intorno al busto, le aveva passato sul petto, sulle reni, una mano accorta comunicandole brividi inenarrabili, con una carezza nuova, con uno sfiorar di piume sulla vibratile colonna nervosa; onde a poco a poco entro le vene ella aveva sentito scorrere non sangue ma lava, e dalla bocca le erano sfuggiti singulti di desiderio.... Era balzata infine dall'acqua, le membra asciutte quasi per magìa e odoranti un balsamo più intenso dei profumi che esalavano dal bagno.... Pronta per l'amore, era uscita, s'era ritrovata presso la gran porta chiusa, al sommo della scala ricoperta di tappeti doviziosi e di femmine o seminude o nude.

Io aveva letto sul suo volto una nuova prova d'amore. Leggiero come l'uomo felice, volai per le scale, e accorsi al negozio di fiori. Mi feci approntare un nuovo mazzetto più bello del primo. Si componeva d'una rosa nel centro, circondata da violette mammole ed eliotropi. Quei fiori esalavano un profumo soave, e dicevano chiaramente: bellezza e modestia, vi amo con ebbrezza. Ritornato a casa, aspettai la solita ora nella quale vedevo la contessa Savina passeggiare in giardino. Intanto io deponeva un bacio sopra i miei fiori e invidiando la loro sorte, insegnavo loro che cosa dovessero dire se ella si fosse degnata di raccoglierli; e parlavo a quegli esseri delicati come si farebbe con dei fanciulli, incaricandoli d'una commissione importante. E pensavo al destino della vita, alla bont

La delicata poesia che ella portava inconsciamente nell'anima, e il bisogno indistinto di una effusione e di una tenerezza, di cui veramente non conosceva neppure il linguaggio, si esalavano in un rozzo canto contadinesco. Cominciava da sola. La sua voce morbida, impregnata di tristezza si elevava dolcemente nell'aria molle della serata autunnale.

Gaetano Tognetti, giovane di carattere più irrequieto e impaziente, non sapeva adattarsi alle angustie del carcere, sopportare in pace la rovina di tanti ardimenti, riposarsi nelle aspettazioni dell'avvenire. Insofferente della prigione, si martoriava più e più colle smanie incessanti, che gli rodevano il cuore, e che esalavano in grida disperate di cruccio e di dolore.

Parola Del Giorno

garzone

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