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Fuori nevicava le poltrone stendevano le loro braccia di velluto, e una volta adagiati sopra di esse era difficile rialzarsi. Il duca si levò l'abito, si avvolse in una casacca di seta a colori smaglianti, accese il narguilhé che posava per terra, e appoggiati i piedi sulle sbarre del camino cominciò ad aspirare voluttuosamente il fumo odorante, mentre nel vaso il fuoco profumato crepitava.

Ed essendo sopravvenuto. Giorgio, si cambiò discorso. Rimpatriando. M'imbarcai sul Rhynland della Read Star Line una mattina di gennaio, mentre nevicava. Non eravamo a bordo che in cinque passeggieri di prima classe e in cinque di seconda, la maggior parte dei quali appena si prese il largo, essendo il mare molto grosso, si dovettero mettere a letto.

Nevicava fitto fitto, a grandi falde, lente e sfioccate, e il padre Loria giunse sotto l'atrio in uno stato proprio compassionevole. Mentre si asciugava davanti al fuoco acceso nel gran camino della stanza da pranzo, il duca venne a incontrarlo. Il colloquio fu breve, riuscì freddo, quasi come la giornata.

E spingendolo innanzi a me con dolce violenza lo trassi nella prossima camera. Raimondo non aveva avuto tempo di riflettere, di conoscere l'inganno, che si trovava innanzi ad Eugenio. Lo guardò un istante più commosso che meravigliato; e si gettò piangendo nelle sue braccia. .... Ci inoltravamo taciti e mesti. Raimondo andava innanzi, Eugenio ed io a fianco l'un dell'altro. Nevicava.

Alcuni vasi di tulipani e giacinti vegetavano sulla stufa del salotto e mentre di fuori nevicava ed infuriavano gli aquiloni, la cucina ben riparata offriva un asilo gradevole, ove si alzava la fiamma viva e crepitante di ginepri, e i fornelli esalavano odori appetitosi.

Verso quest'ora, mentre foltamente nevicava, diede l'ordine della partenza, e quando l'ultime schiere, ed egli dietro a tutte, furono usciti da Como, volle se ne chiudessero diligentemente le porte, onde nessuno di quelli che avevano seguíto l'esercito potesse rientrarvi; e lasciato perfettamente oscurare, raggiunto da espertissime guide, abbandonò la via verso Milano, facendo volgere l'armata sulla strada della Brianza per riuscire inaspettatamente al Castello di Monguzzo.

Erano i giorni in cui non si faceva niente di bello, non si usciva a passeggio, non si andava a teatro, non si mangiavano i dolci nelle pasticcerie; e non perchè pioveva o nevicava, ma perchè il babbo aveva pochi quattrini o anche non ne aveva punti, e stava ad aspettarli.

Erano passate le quattro del pomeriggio, e nevicava; era quasi buio. Quando furono a pochi passi dalla porta videro il signor Anselmo che si avanzava dalla parte opposta. Babbo, gridò Vincenzo. E la sua voce echeggiò nel silenzio della via deserta.

Anna e Gaspare uscirono. Nevicava tranquillamente: il vento aveva smesso e i fiocchi cadevano larghi, lenti, con una specie di silenzio solenne. La finestra della camera di Gina era aperta non ostante l'ora e la stagione, e l'infelice stava l

Poi volle si radunasse una specie di consiglio di famiglia, chiamandovi due vecchi parenti dei Lysbak. Fu una domenica nel pomeriggio. Di fuori nevicava da empire la valle; i due vecchi, Maria Maddalena e la figliuola sedevano intorno alla tavola come giudici, Natale passeggiava su e giù per la stanza, fermandosi di quando in quando ad attizzare il fuoco, in apparenza tranquillo.