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Ma se 'l tenore è del mio mal forte Ch'io non deggia aspettar, salvo tormenti, Con franchezza di cor cerchiam la morte, Sol refugio de' mesti e de' dolenti; Tra queste amare voci apre le porte A caldi pianti, ed a sospiri ardenti, Straccia le chiome, e a gran furor percote Pur con ambe le palme ambe le gote. «Nel XXI. Amedeo uccide Ottomano; et Amedeo ferito si medica.

Se non che talora mentre le accompagnava sul suo liuto, fra l’una e l’altra strofa, usciva in preludi così mesti e soavi, che quelle fanciulle ne rimanevano estatiche. La Ballata era questa: «Giovine bella, luce del mio core, Perchè mi celi l’amoroso viso? Tu sai che il dolce riso E gli occhi tuoi mi fan sentire amore.

Il signor Galli aveva ancora i guanti, ma sentì il bruciore di quella bella e pallida mano, e un fremito intenso gli corse per tutto il corpo. Nora lo guardava.... lo guardava.... e la domanda errava ne' suoi grand'occhi mesti, ansiosi. Si alzò sulla punta dei piedi. Egli teneva sempre la testa bassa, ma un po' voltata, per non vederla, per non vedere la piccola catenella d'oro.

Voi tutti unisce un vincolo fraterno, Intirizziti dallo stesso inverno Che congela nel cor gl'impeti veri, E fra tutti un voi riconoscete, Mesti assetati dalla stessa sete, Compagni di desiri e di pensieri.

Si posero sull'armi i soldati, sciolsero le trombe ed i timballi una mesta armonìa ed annunziarono la funerale pompa, mentre traevano d'ogni parte i rustici nel campo, e stavano mesti spettatori della dolente cerimonia. I più fidi soldati di Girani levarono sulle loro spalle la squallida bara, e per lungo giro la recarono a un'ara che si era innalzata in mezzo al campo.

Poco più che a magione umìl somiglia, E pur ivi m'invase quel tremore Che per solenne ossequio all'uom s'appiglia; E per quell'ara palpitai d'amore, Come mai palpitato io non avea, E in ver sentii ch'ivi sedea il Signore! Brev'ora fu, ma pure indi io sorgea Trasmutato in altr'uom, portando in seno Il Salvator che i mesti accoglie e bea.

Giovanni ed Alfredo di ritorno alla corvetta erano mesti e malinconici. I colloqui che avevano sentito lor laceravano l'anima e toglievano un gran velo dalla loro mente. Quando furono soli, Giovanni, tratto un sospiro, sclamò: O Alfredo! sarebbe mai possibile che del più santo dei nomi volessero farsi schermo e tradire migliaia d'uomini, Alfredo....? questa plebe sarebbe mai indegna di esser salvata? ma no; sebbene questo giorno noi abbiamo udito dire bestemmie intorno al più santo dei desiderii, io preferisco star nell'errore anzichè conoscere una terribile verit

La distanza è segnata: i padrini, mesti nel volto e dopo d'avere inutilmente sollecitato un accomodamento, presentano ad ogni competitore un fucile. Un fucile? diranno i duellanti scandalizzati e perchè no? un fucile, quando si ha voglia di ammazzarsi, basta che sieno armi uguali, e poi sia pure un cannone.

Vedi il libro del SANTAROSA, intitolato Scene istoriche del Medio Evo Spenti sono i migliori, e succeduta È qui razza di mesti e di discordi Ch'ogni più contristerìami. Or voglio Questa regal magnificente corsa Assaporar per via; fermo in Vinegia Prendere ostello intendo poi: Vinegia, La citt

Appunto in quel giorno capitò l'ortolano genovese colla lettera di Giuliano. La signora Maddalena fattosi raccontare dal messo, quanto ei sapeva del suo figliuolo; molto lo pregò di non dirgli come l'avesse vista sofferente; lo pagò da donna larga del suo; lo chiamò amico di sentimento; e gli confidò la risposta che abbiamo visto, certa che Giuliano l'avrebbe obbedita. Così contando i giorni, e tribolandosi la vita coi pensieri mesti e tremando sempre; la povera donna finiva l'estate senza più avere novelle di lui; e non osando manco affacciarsi a guardare il cielo dalla parte dove egli era, dalla tema di rivedere quella Bianca, che in verit