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Non sveliamo i dolor, l'ire, le piaghe, Davanti al volgo indifferente, o lieto Del duolo nostro, ignaro del segreto. Oh nol cantiamo! Chè noi siam gli eletti, I soli accolti alle lucenti plaghe. Soli sediamo ai magici banchetti E soli entriamo per le argentee porte; Per noi le antiche dee sono risorte, Tutto miriamo sotto arcani aspetti, Cantiam la vita e scrutiamo la morte.

E la sera del 5 settembre, con uno splendido cielo stellato e un tepore eccezionale, scendemmo da Cortina a Schluderbach in vettura, godendoci comodamente uno di quei meravigliosi tramonti dai colori magici, inverosimili, fantastici, così frequenti nel mondo incantato delle Dolomiti.

"Tu della Musa ti lagni, il ciglio "Ancor molle hai di pianto.... "Ed hai crëato un canto! Luglio 1875. Oh!... Il bel tempo dei miracoli, Dei giulivi menestrelli, Delle fate, degli spiriti E dei magici castelli! Oh! il bel tempo dei pigmei, Delle imprese e dei tornei!

E voi che ne dite, vecchi magici libri, lambicchi eterni, argentee bilance, telescopi obliqui?.... D'altronde, checchè dicano, hanno torto, i Sapienti, se negano la tua essenza divina, poichè solo il Sogno esiste e la Scienza non è se non il triste deliquïo d'un Sogno!

I giuochi di luce, di faccia e di lato, producevano dei bagliori magici, in mezzo alle cannas indicas dalle larghe foglie, dai fiori gialli e scarlatti che ostruivano un poco l'entrata della vôlta, e le cobee e le campanule che sbocciavano intorno all'ovale.

Alla st. 13 dove l'ediz. prima legge trova le piume, la seconda ha invece torna a le piume. Sultana d'Ottoman volta allo scampo Sangario invoca, e gli esecrati incanti; Ei di battaglia a scongiurar sul campo Va i morti corpi, quivi oprar suoi vanti: Surge un estinto nel tracciato campo Degli incantati al suon magici canti; All'annunzio di quello, offre sua vita Per dare al re la bella Irene aita.

Viaggiavano in mezzo a vigneti, boschi e prati, entusiasmati ad ogni passo di quel magnifico paesaggio cui limitavan i Pirenei e l'immenso pelago. Dopo mezzodì giunsero a Calliure, situato sul mediterraneo. Vi pranzarono, e lasciata passare la caldura, ripresero a seguire i magici lidi che stendonsi fin nella Linguadoca. Emilia considerava con entusiasmo il vasto impero dell'onde, di cui i lumi e le ombre variavan tanto singolarmente la superficie, e le cui spiagge, adorne di boschi, rivestivan gi

Ma balzan, di desir tutte vermiglie, le rose in tra le zampe a 'l palafreno e baciano a la bella dama il seno o la mano che tien salda le briglie. E la Luna talor, nuda le spalle, a l'aereo veron d'oro s'affaccia e graziosa a lei mostra la traccia segnando cerchi magici su 'l calle. Ella cavalca. E, poi ch'è giunta a 'l loco, lascia d'un salto il ben gemmato arcione.

Una dolce sorpresa ci attendeva sulla terrazza: arrampicandoci sull'inferriata, e spenzolandoci come meglio si poteva, si vide sedute sulla spalletta di un fosso che attraversava la via, le due fate dai magici scialli, che tanto mi avevano dato a riflettere sul Var: esse guardavano in su; era certo che qualche prigioniero, aveva portato con se molta parte di cuore di quelle creature che credevamo vezzosissime e che le ci apparivano come una visione, nei momenti più climaterici di quella intrapresa.

Vi sono forze inspiegabili chiuse in parole e gesti magici. Non comprendo. Kabango, lasciami credere nella forza, soltanto nella forza! Credo in te perchè sai vincere. Tu non sei come noi, privo d'immaginazione. Sai creare dietro la tua fronte delle altre Afriche più belle dell'Africa! Sei un Dio. E se fossi vinto, ucciso? Crederei nel tuo nome e nel ricordo di te. Dunque tutto non muore con noi.