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Aggiornato: 2 giugno 2025
La duchessa Emma era considerata come la più infelice ma la più dignitosa fra le mogli: lei non sapeva mai nulla, lei non accoglieva le maldicenze, lei non parlava mai contro suo marito, non gli faceva mai scene, sorrideva sempre. Attorno attorno a lei fervevano gli amori segreti, le dichiarazioni audaci, le passioni che ogni donna mal maritata ispira: lei non se ne accorgeva.
Il signor De Emma pronunziò queste parole con forza e ci guardava colla sicurezza di chi intende d'essere creduto e noi due chinammo assenzienti la fronte.
Quanto a voi, disse poi al dottore, non vi date troppo fastidio, il miglior servizio è lasciarmi finir presto. De Emma, nella sua passione di medico, non si sgomentò per questo. Non vide in lei che un organismo da conservare a dispetto della sua volont
La sua Lori andava a trovarla spesso, in quella casetta bianca sul campiello muto, dalla quale i pettegolezzi ostinati e i fatti veri avevano allontanato amici e conoscenze, cosicchè la signora Emma viveva ora quieta e sola, abbandonata e placida. Qualche volta Lori si fermava a colazione o a pranzo; e mai le due donne non parlavano del conte; bensì, era in tutto l'atteggiamento della fanciulla verso la madre una premura nuova, un'affettuosit
Uno di quei giorni venne il dottor De Emma, espressamente invitato da don Luigi, e si tenne al Presbiterio una specie di consiglio di famiglia al quale presi parte con voto consultivo. Il dottore si mostrò più impensierito che non avrei supposto della guerra dichiarata al sindaco per causa di Aminta.
Ho tanto sofferto, pensando a te, che eri sola; non ho mai avuto un giorno di requie; non dirmi che io ti ho dimenticata.... Cautamente, mentre Loredana parlava, Emma le tolse il lungo spillo e le liberò la testa dal cappello, posandolo sulla tavola vicina; poi con la mano leggera le accarezzò i bei capelli dai riflessi dorati.
Ac, propter hoc, alias felix adversae fortunæ malignitatem espertus est» Eghinar. in vita Kar. m. Corre fama che questo Eginardo sposasse Emma figliuola di Carlomagno e ne vanno attorno drammi e romanzi; a ragione non ci crede il Gibbon perchè «un marito avrebbe avuto animo troppo coraggioso a compire così esattamente i doveri di storico!»
Pierio e Bizco avanzavano primi portando sulle braccia Emma e lor dappresso era l'uffiziale il quale sosteneva la baronessa, aiutato nel pio ufficio da Arrigo. Il capitano, gli altri passeggieri, l'equipaggio, seguivanli; e negli occhi vivaci di quei pietosi vallegiani brillava la gioia della buon'azione e il rammarico insieme della sgraziata avventura.
Ma lo faremo, lo faremo. Ella tornò quindi a domandarmi se, avendo a perderla, parlerei mai più di lei con alcuno e non mi diede tregua fino a che non ebbi risposto che avrei sofferto moltissimo di non poter parlare di lei a cuore aperto, con qualcuno che fosse contento di ascoltarmi. Feci allora una vaga allusione a Lei, amica mia. Hai Emma Steele diss'ella.
Il dottore De Emma sposò poco dopo la sua Jenny; e partì con essa per un viaggio sul continente. Ma, come dicono i contadini, il Signore non vuole nessuno contento. Furono richiamati tosto a Londra dalla triste notizia che Hutley era stato colpito da una apoplessia. Gli sposi tornarono appena in tempo di ricevere la sua benedizione.
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