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Aggiornato: 29 giugno 2025
E continuarono i primi, e moltiplicaronsi i secondi nel terzo secolo; o piuttosto, apologisti e controversisti insieme furono gli scrittori ecclesiastici giá allora numerosi e fecondi ed eloquentissimi, Origene e Dionisio alessandrini, san Cipriano, san Gregorio taumaturgo, Esichio e molti altri.
Diamo ora una rapidissima occhiata a questo secolo di lotte, nel cui mezzo viene a cadere il curioso tentativo di Giuliano. Non è a credere che nella condotta di Costantino verso il Cristianesimo, condotta che, iniziatasi col famoso editto di tolleranza, datato da Milano, nel 313, ed emanato da lui e dal collega Licinio, riuscì poi, a poco a poco, alla costituzione di una Chiesa di Stato, fosse neppur l’ombra del sentimento religioso. Certo, era una fiaba quella che correva, fra i pagani, molti anni dopo la morte di Costantino, cioè, che costui si fosse piegato al Cristianesimo, perchè assicurato che la nuova religione aveva il potere di lavar via ogni colpa, così che anche gli uomini più scellerati, se si convertivano ad esso, diventavano immediatamente puri¹⁵⁸. E Costantino doveva purgarsi dei più orrendi delitti domestici, l’uccisione del figlio Crispo e della moglie Fausta. Sozomene osserva giustamente che quegli atroci delitti furono perpetrati da Costantino, alcuni anni dopo aver abbracciato il Cristianesimo, e, pertanto, non è possibile vedere in essi il movente dell’atteggiamento preso da Costantino verso la religione fino allora perseguitata¹⁵⁹. Curiosa e sintomatica cosa che nè Sozomene nè altri degli scrittori ecclesiastici trovi in tale circostanza una ragione per dubitare della seriet
96 Vedesi altrove in arme relucente, ch'ad aiutar la Chiesa in fretta corre; e con tumultuaria e poca gente a un esercito istrutto si va opporre; e solo il ritrovarsi egli presente tanto agli Ecclesiastici soccorre, che 'l fuoco estingue pria ch'arder comince: sì che può dir, che viene e vede e vince.
Gli artigiani fremettero d’aver avuto tolto lo spadino dal fianco e di essere stati diminuiti nelle antiche loro rappresentanze; i civili, impermaliti delle restrizioni al libero esercizio delle loro professioni, lo misero alla gogna; i nobili, in odio ai quali egli, cadetto, ma portatore di titoli nobiliari, ridusse loro gli sconfinati privilegi, lo detestarono del pari che gli ecclesiastici, altri bollandolo come paglietta napoletano, altri additandolo novello Argante,
Interminabili le dispute filosofiche e teologiche, nelle scuole superiori di scienze umane e divine: le accademie, i seminari ecclesiastici, i conventi battagliavano in sostegno d’uno o d’un altro sistema. Le antiche ire suscitate tra i Gesuiti per la difesa di quello di Leibnizio, svolto in versi italiani dal March.
Alla causa dei cattolici, più che il venir dei nemici, noceva l'addormentarsi delle sentinelle d'Israele. Anziché levarsi al sacerdozio i più probi e sapienti, ogni genìa vi trovava asilo, ogni ignorante, molti malvissuti vi si ricoveravano per avere agio, sicurezza ed ozio. L'essere il clero immune dal Foro secolare lo rendeva baldanzoso col venderli simulatamente agli ecclesiastici, o col legarli a nome di benefizio, si sottraevano i fondi alle gravezze. Se in una famiglia vi fosse un prete, a qualunque richiamo compariva lui. Se in un delitto fosse implicato un prete, si invocavano i privilegi del Foro. I preti intanto andavano attorno carichi d'armi, volevano cacciare nei tempi proibiti (era dalle calende di marzo a quelle di luglio). Con astuzie si causavano dalle taglie . Peggiori cose ebbi ad imparare dagli atti delle visite degli ordinarii di Como e di Milano. Oltre che i più fra i sacerdoti appajono ignoranti a segno, da saper a mala pena segnare il proprio nome, intendevano a turpi guadagni, tenevano senza pudore in casa le complici ed i frutti dei loro peccati . E taccio le violenze, le ire, le troppe più cose ch'io so, e che facevano correre in proverbio non esservi modo più facile di dannarsi che l'andar prete . Non erano così rari quelli che, per i bisogni delle plebi, avevano facolt
Per lei i gradi ecclesiastici erano le anella di una catena che legava il mondo al paradiso e doveva finire in mano a Dio addirittura, Ma l'autorevole parere di don Luigi bastava a dissipare tutti i suoi scrupoli. Alla fine si risolvette che non si risolverebbe nulla prima di sentire anche il dottor De Emma, Chiarite così le cose, la vita al Presbiterio si fece più intima e confidente.
Pontas, al vocabolo denunciare, caso 5, insegna la stessa cosa, benchè al vocabolo confessore caso 7, non risolva con eguale precisione un caso simile. Si può obbiettare: 1. Che i superiori ecclesiastici, ordinariamente, non possono togliere il sacro ministero a un sacerdote così denunciato; 2. Che una tale denuncia rende odiosa la confessione; 3.
Indi favella Ildebrando a pro di lui; ed a suo consiglio, il popolo ed il clero lo riconosce, chiamandolo Leone IX. Ildebrando fu allora creato cardinale suddiacono della Chiesa e proposto del monistero di San Paolo. Di qui ei comincia ad influire negli affari ecclesiastici, e su tutto quanto fa questo pontefice.
Né gli abusi debbon toglier l'uso; ché altrimenti si toglierebbe quello della religione stessa, abusata or da ecclesiastici e pur da secolari, or da amici e pur da nemici di lei.
Parola Del Giorno
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