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Degli endecasillabi, dei settenarii, degli alessandrini, ecc., ecc., foggiati al vecchio stampo, servilmente ligi ai dettati di una prosodia che ha fatto il suo tempo, e incappucciati, per giunta, di quella grottesca majuscola, che fu il massimo obbrobrio di tutti i poemi apparsi in Italia da Dante a Manzoni.

³⁰⁵ Iulian., 484. Nel primo decreto agli Alessandrini, l’imperatore comandava che Atanasio fosse bandito dalla citt

Questo editto, che ci è conservato integralmente, è di un grande interesse per la conoscenza di Giuliano e del suo indirizzo governativo: «L’imperatore Cesare Giuliano Massimo Augusto al popolo degli Alessandrini».

I nitidi mercanti alessandrini, profumati di cìnnamo e d'issopo, bevean su la riviera di Canopo ne' calici de 'l loto i rosei vini. Noi lungo il fiume, ove dolci istanti indugiammo cercando per la via il grappolo tardivo, navighiamo a diletto, in compagnia di musici che il lido empion di canti. Tutto s'accende il lido fuggitivo a lo splendor vermiglio.

Nel 1290 entrò in una lega contro a Guglielmo di Monferrato, che fu poi preso dagli alessandrini, e tenuto in una gabbia dove morí commiserato da Dante nel poema . Finita in Giovanni, figlio di questo, la casa Aleramica e prima di Monferrato , passò il marchesato a sua figlia ed al marito che era de' Paleologhi di Costantinopoli, e continuò in questa seconda casa, benché i saluzzesi gliel disputassero e perciò facessero omaggio ad Amedeo V. Questi fu poi gran seguace e consigliero ad Arrigo VII imperatore nella sua discesa dal 1309 al 1313; e gran nemico come tutti i suoi, ed era naturale, agli Angioini che da Provenza e dal mezzodí volevano ficcarsi in Piemonte.

Non poteva, quindi, lasciar passare impunito il delitto. E Ammiano ci narra che, infatti, egli era risoluto a infliggere il meritato castigo. Ma gli amici, che gli stavano al fianco, e che, come sempre avviene, erano più imperialisti dell’imperatore, lo persuasero a limitarsi all’invio di un editto, che rimproverasse gli Alessandrini, lasciandoli, nel fatto, impuniti.

Così, uno degli atti suoi che, a torto, a nostro parere, ma che pure da uno scrittore partigiano, come Gregorio, potevano essere messi sotto la luce sinistra di una persecuzione religiosa, la condanna dei cortigiani di Costanzo, avvenne proprio all’esordio del suo regno, mentre l’editto di disapprovazione degli Alessandrini per l’uccisione del vescovo Giorgio, fu scritto da Antiochia.

E continuarono i primi, e moltiplicaronsi i secondi nel terzo secolo; o piuttosto, apologisti e controversisti insieme furono gli scrittori ecclesiastici giá allora numerosi e fecondi ed eloquentissimi, Origene e Dionisio alessandrini, san Cipriano, san Gregorio taumaturgo, Esichio e molti altri.

«Io mi vergognerei, per gli dei, o Alessandrini, se anche uno solo di voi confessasse di essere Galileo. I padri degli Ebrei anticamente furono servi degli Egizî. Ed ora voi, o Alessandrini, dopo aver soggiogati gli Egizî (poichè il vostro fondatore conquistò l’Egitto), voi offrite, agli sprezzatori delle patrie leggi, a coloro che anticamente avete incatenati, la vostra volontaria servitù. vi ricordate della vostra antica prosperit

Se non che l’ordine nella tolleranza non era facile a conservarsi, in mezzo alle passioni esaltate. L’esempio degli Alessandrini fu seguito, a quel che narra Sozomene²⁸⁶, in altre citt